SALVINI E LA SUA BELLA COMPAGNIA

SALVINI E LA SUA BELLA COMPAGNIA: Quarant’anni da buttare? Nel 1979 partecipai in Germania in occasione delle prime elezioni europee a un lungo seminario per giovani provenienti da molti paesi. Per due mesi la scuola nel nord dello Schleswig Holstein, sul confine con la Danimarca, ci offrì lezioni su decine di temi mettendo sul tavolo tutti gli aspetti della identità europea che si andava costruendo. Il seminario infatti si intitolava “Wir bauen an Europa”, costruiamo l’Europa. Cultura, tradizioni, storia, politica, persino ginnastica e ballo erano le materie su cui si discuteva per conoscersi di più, per capirci meglio, con l’obiettivo di arrivare a una nuova internazionalità che ci comprendesse tutti. La Germania era ancora divisa e noi eravamo pieni di speranze. Io ero allora più giovane dei miei figli oggi.Le generazioni che sono cresciute in questi decenni sono europee a tutti gli effetti. Parlano più lingue, studiano e lavorano in diversi paesi da quello di origine, non conoscono limiti territoriali e confini, usano una sola moneta, rispettano le tradizioni di tutti e ridono delle differenze. Non c’è dubbio che c’è ancora da fare e da migliorare, ma indietro non si torna perchè i giovani sono comunque cresciuti europei nella pace dal dopoguerra ai giorni nostri. Nella foto: A piazza Duomo in Milano, Salvini sul podio con Marine Le Pen.