SCUOLA: MENSE NON GARANTITE PER TUTTI I BAMBINI

SCUOLA: MENSE NON GARANTITE PER TUTTI I BAMBINI

Questo è l’allarmante responso che emerge dal Rapporto di monitoraggio pubblicato ieri da Save the Children sul servizio di ristorazione scolastica per le scuole primarie in Italia.Una ricerca che ha rivelato che quasi la metà degli alunni delle scuole primarie non ha addirittura accesso alla mensa scolastica.L’analisi è stata focalizzata sui 45 comuni capoluoghi di provincia con più di 100.000 abitanti, nei confronti dei quali è stata condotta un’indagine comparata di diverse variabili come la percentuale di accesso degli alunni al servizio, quella dei costi previsti da bilancio a carico delle famiglie, le tariffe, i criteri di agevolazione ed esenzione, le restrizioni e le eventuali esclusioni dei bambini dal servizio in caso di morosità dei genitori.Fermo restando che il diritto alla mensa scolastica dovrebbe rientrare a pieno titolo nel godimento del diritto allo studio, del diritto alla salute e alla non discriminazione, il rapporto ha messo in luce in questo senso conclusioni a dir poco allarmanti, a partire dall’assenza della mensa stessa in molti dei territori presi in considerazione.Il costo eccessivo di alcune mense impedisce poi, soprattutto nelle zone dove è più diffusa la povertà, l’accesso ai pasti ad ampie fette della popolazione (80% in Sicilia, 73% in Puglia, 70% in Molise, 65% in Campania e 63% in Calabria), anche perché nella stragrande maggioranza dei casi il costo previsto dai bilanci è totalmente a carico delle famiglie.Per quanto riguarda l’esenzione totale dal pagamento della retta delle mense scolastiche 11 Comuni su 45 non prevedono un’esenzione specifica garantita per tutti, per reddito, composizione familiare o motivi di carattere sociale, e solo 8 di questi prevedono la possibilità di esenzione solo nei casi di disagio accertato tramite la segnalazione da parte dei servizi sociali. Ma anche le agevolazioni parziali spesso devono fare i conti con i bilanci in rosso dei Comuni.Quando poi viene individuato un bambino figlio di genitori morosi, almeno 1 su 20 di questi non riceve un pasto proteico al giorno. È diffuso infatti l’uso di dirottare i bambini segnalati in spazi appositi dove possano consumare il solo panino. Eppure il pasto consumato a scuola è un’esperienza fondamentale per la crescita dei bambini, un momento educativo indispensabile in termini di promozione di sani stili di vita. Qual è dunque il quadro che esce fuori da questo lungo e dettagliato rapporto?Senz’altro un quadro deficitario di un diritto, quello dell’accesso ad una mensa di qualità per tutti i bambini, indipendentemente dallo status economico delle famiglie, e in rispetto del principio di non discriminazione e del diritto all’istruzione e alla salute, che dovrebbero essere una priorità per l’Italia di oggi. Tariffe troppo alte, mancanza di adeguate misure di agevolazione da parte degli enti locali e addirittura l’esclusione di bambini dal servizio nel caso di morosità dei genitori non devono essere caratteristiche di uno Stato che come l’Italia ha a cuore l’eguaglianza sociale, il diritto alla studio e alla salute.