A SCERIFFO, SCERIFFO E MEZZO

A SCERIFFO, SCERIFFO E MEZZO

Un acidissimo Salvini punta il dito contro Vincenzo De Luca. “Gioca a fare lo sceriffo” – dice malizioso – “e le sue ordinanze…quelle funzionano solo su Facebook e nei talk show”. Capito? Un Salvini, quello dei “pieni poteri”, guarda un De Luca, che da mesi si sta facendo il mazzo per l’emergenza mentre lui fa dirette fb, e lo accusa di “giocare a fare lo sceriffo”. Peggio ancora: lo accusa di vivere politicamente sui social e nei talk show. Perché “lì funzionano le sue ordinanze”. Un’accusa mossa da un individuo, Salvini, che non solo sui social ci campa. Ma che quando era ministro lì, sui social, e nei talk show faceva “funzionare” l’impossibile: porti chiusi, accise, quote latte. Funzionava tutto per lui da dietro uno schermo. Ma vedete, questo è uno dei grandi punti di forza dei sovranisti e in particolare di Salvini: lo sciacallaggio delle accuse che fanno loro. È un’abilità innata: la Meloni viene accusata di esser assenteista? Lei pubblica foto sorridente e accusa gli altri di esserlo. Salvini viene accusato di vivere sui social e di giocare a fare il duce? Lui fa una diretta dove accusa gli altri delle stesse cose. È lì la loro “forza”: attaccare gli altri su ciò che fanno loro di sporco. Ma è una tattica che un po’ sta scricchiolando, ultimamente. Perché l’inconcludenza e l’ipocrisia di questi figuri stanno venendo fuori. Ed a dirlo non sono dei professoroni. Ma qualcosa di un po’ diverso.