L’OBAMA CARE INCOSTITUZIONALE? MI SA CHE HANNO VINTO LORO

L’OBAMA CARE INCOSTITUZIONALE? MI SA CHE HANNO VINTO LORO

Ieri sera, quando ho letto della decisione del giudice del Texas che ha decretato inconstituzionale la riforma sanitaria di Barack Obama, ho fatto un salto sulla sedia, per le evidenti conseguenze politiche della decisione. E tuttavia non avevo capito bene il ragionamento giuridico. Ora, grazie a questo articolo, credo di aver compreso: si è trattato di una splendida trappola politico-giuridica predisposta dagli oppositori. Il cuore della legge è l’obbligo per ogni cittadino americano ad acquistare una assicurazione sanitaria. I conservatori si oppongono, dicono che è incostituzionale, che il Congresso non può decidere quello che fa o non fa un cittadino con i soldi suoi. Ricorso alla Corte suprema. I sostenitori della legge sostengono davanti alla Corte suprema che in realtà la legge è un’applicazione del “diritto del Congresso a imporre tasse” (motivo primordiale dell’esistenza dei parlamenti), giacché la legge stabilisce una penalità per coloro che non sottoscrivono un’assicurazione. La Corte concorda, mantiene la legge e la clausola obbligatoria. Cambia maggioranza al Congresso e i repubblicani “riformano” la legge, cancellando la penalità. Cioè – se ho capito bene – l’obbligo di assicurarsi resta, ma chi non lo fa non è soggetto a penalità. A questo punto i governatori e gli avvocati generali degli Stati a maggioranza repubblicana propongono nuovamente una questione di costituzionalità. Ragionamento: se non c’è più penalità vuol dire che il Congresso ha rinunciato a imporre la sua “tassa”; se non c’è imposizione di “tasse” l’obbligo di assicurarsi diventa incostituzionale; se l’obbligo cade, cadono anche tutti gli altri elementi della legge che senza quella clausola non si reggono più in piedi. Ora i favorevoli alla legge devono andare di nuovo davanti alla Corte suprema, che nel frattempo ha una maggioranza di giudici conservatori e si troverà a discutere della legge priva dell’appiglio fornito dal diritto del Congresso a imporre tasse. Amici esperti, è così? Di quanto mi sono sbagliato? Se fosse veramente così, è il più bel caso di “Comma 22” politico-costituzionale nel quale mi sia mai imbattuto. L’unico modo per uscirne per il campo progressista è rinunciare alla impostazione obamiama (assicurazione per tutti) e passare al modello canadese-europeo di copertura pubblica. Che è letteralemente anatema per la grande maggioranza degli americani (“Socialismo”!).