UNA COALIZIONE FORTE E COESA DOVE OGNUNO VA PER PROPRIO CONTO

UNA COALIZIONE FORTE E COESA DOVE OGNUNO VA PER PROPRIO CONTO

Mentre tutti sono con lo sguardo puntato verso Conte, una devastante guerra, ormai senza esclusione di colpi vede protagonista una donna che sta per divorare il leader della Lega.Si, non ci sono solo i sondaggi ad evidenziare il lento e progressivo declino di Matteo Salvini. Ormai ogni occasione è buona per evidenziare le distanze, il contrasto, lo sbeffeggio che si fa continuo, esplicito.In due giorni siamo passati dallo sbandierare, da minacciare la Piazza da parte della Lega contro la Fase 2 del governo Conte fino a FdI che ha la manifestazione l’ha fatta per davvero. La manifestazione davanti a Palazzo Chigi è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Ed è scattata la reazione perché Salvini furioso per il flash mob di Fdi adesso per far vedere la prevalenza vuole occupare l’aula.Lega ha organizzato un vero presidio in Parlamento, dove rimarrà a oltranza fino a quando non arriveranno dal governo Conte le risposte che gli italiani attendono per fronteggiare la crisi economica derivata dal Covid. L’annuncio di Matteo Salvini è arrivato come un fulmine a ciel sereno e ha spiazzato anche i principali alleati del centrodestra. Sono loro infatti i sorpresi, gli stupiti piuttosto che Conte e la sua coalizione. Tanto sorpresi e tanto e tanto stupiti che da Fratelli d’Italia che Giorgia Meloni chiede invece la piena operatività delle Camere e dei suoi organismi. Autorevoli fonti sottolineano come la mossa a sorpresa di Salvini non è stata affatto condivisa con FdI e per questo c’è un po’ di amarezza. Rammarico anche per Cambiamo, di quel Toti che nessuno ormai non nota piùLo stesso vale per Forza Italia: “Non siamo stati informati – ha dichiarato Antonio Tajani – non ne so nulla”.Lontano, distante dunque Berlusconi, che si tira fuori ed aspetta il contatto, magari con il figlioccio Renzi, magari con Calenda, per ricostruire quel centro che tutti vorrebbero ma che ormai è svanito.Di quella macchina da guerra che tutti giudicavano indistruttibile ormai non c’è rimasto che ben poco. Ormai il solo parlare di coalizione fra di loro pare una eresia.