ADDIO A LITTLE RICHARD, L’ICONA DEL ROCK’N’ROLL

ADDIO A LITTLE RICHARD, L’ICONA DEL ROCK’N’ROLL

Ancora oggi i dj, in un panorama musicale completamente diverso, ogni tanto la mettonoTutti Frutti. E non c’è nulla che può vietare alle gambe di impazzire. Hai un drink in mano e rischi di rovesciarlo? Non importa, la balli lo stesso. Stai approcciando la ragazza che volevi conoscere da tempo? Ne riparliamo dopo adesso scateno lo swing! Non cambia la solfa quando parteLong Tall Sally.Il corpo si agita da solo. È la stessa identica cosa che avviene quando ci capita di riascoltareLucille. In macchina, in ufficio o in camera nostra. Non riusciamo ad impedirci di cantarla a squarciagola, ondeggiando. Ilrock’n’rolldi Little Richard non lasciava altra scelta. Non si sfuggiva alla sua vibrante voce e all’estasiante musica del suo piano. E cambia poco che la sua carriera esplosiva si possa praticamente racchiudere dal 1955 al 1959, in cui lancia veri e propri capolavori del genere che lui, insieme a Elvis Presley e Gene Vincent su tutti, ha creato e urlato. Cambia poco perché, a distanza di più di mezzo secolo, il suo stile unico e inconfondibile colpisce oggi come allora. Little Richard, nome d’arte di Richard Wayne Penniman, è morto oggi all’età di 87 anni, a Nashville. L’eredità artistica l’ha lasciata molti anni fa e l’ha donata alle generazioni di rocker come i Rolling Stones e Bob Dylan, ai Beatles che aprirono la sua esibizione allo Star-Club ad Amburgo. La sua musica ha influenzato David Bowie e Rod Stewart ed infatuato Jimi Hendrix che ne copiò il look e che entrò nella sua band. Insomma il gotha della musica. Nato a Macon, in Georgia, era il terzo di 12 figli e la sua infanzia non fu semplice. Cresciuto in un ambiente molto religioso che non lo ha difeso da atti di bullismo subiti per i suoi modo effeminati e un’andatura un po’ sghemba. Divenne poi quel personaggio indelebile, fuori da ogni schema, con la vena di pura e frizzante follia tipica degli artisti di colore dell’epoca, ai quali non venne riconosciuto il contributo alla nascita di quella musica che rivoluzionò la prospettiva di molte generazioni. Quella musica che lui, in breve tempo e in modo intenso e tagliente, aveva innescato e resa furente.