ADDIO A STEPHEN HAWKING, LO SCIENZIATO CHE CONTRAPPOSE SCIENZA E RELIGIONE

Se n’è andato, all’età di 76, il famoso scienziato Stephen Hawking. Il decesso è avvenuto nella sua casa di Cambridge dove viveva circondato dall’affetto dei suoi familiari.Lo studioso era internazionalmente noto per le sue teorie sui buchi neri e l’origine del mondo che lo portò ad affermare per quest’ultima che si può spiegare la nascita dell’universo senza l’intervento di Dio.Le leggi che governano il mondo, pallino che è stato al centro delle sue ricerche fin da giovanissimoquando ha cominciato a lottare contro l’atrofia muscolare progressiva che lo porterà alla totale paralisi degli arti, lo accompagneranno per tutta l’esistenza. Una sedia a rotelle progettata su misura con tanto di computer e sintetizzatore vocale saranno i mezzi che gli consentiranno di comunicare con il resto del mondo. Nella sua opera “Dal Big Bang ai buchi neri. Breve storia del Tempo”, le sue teorie che lo hanno reso universalmente famoso. E’ considerato a pieno titolo l’erede di Einstein. Col suo collega Roger Penrose, ha dimostrato che la teoria della relatività dello scienziato tedesco implica che spazio e tempo devono avere un inizio (il Big Bang) e una fine dentro i cosiddettibuchi neri. Un altro dei suoi pallini,questi ultimi. Che grazie a lui hanno smesso di essere una mera ipotesi fantasiosa dopo che riuscì a dimostrare che emettono radiazioni (le radiazioni di Hawking). Religione e scienza per lo studioso sono incompatibili. La prima, ha sempre sostenuto, che si basa sull’autorità, è destinata a lasciare il posto alla seconda, basata invece sull’osservazione e sulla spiegazione dei fatti. Nonostante le sue teorie, basate sulla razionalità e sui dati empirici rilevati da dati ed equazioni, fu ammesso nella Pontificia Accademia delle Scienze.Nel 2016 Hawking si recò in udienza da Papa Francesco, due visioni sulla teoria dell’uomo agli opposti, trascendentale per il Santo padre, materialistica per lo scienziato di Oxford.Per il mondo scientifico la sua scomparsa è una perdita immane