IL PRIMO MAGGIO DEL 2020

Era dai tempi del ventennio che non si festeggiava in modo solenne e partecipato il Primo Maggio, la Festa di tutti i Lavoratori.Il Fascismo abrogò la celebrazione ripristinando il “ Natale di Roma” del 28 Aprile data di nascita di un Impero alla fine mai nato.Il Primo Maggio del 2020 è speciale perché ci spinge a riflettere, al di là dello stanco e ripetitivo rituale, sulle condizioni generali del lavoro in questa fase di storici cambiamenti epocali determinati dalla pandemia.Innanzitutto, il pensiero in questi giorni si rivolge a tutti lavoratori che non hanno smesso la propria attività, in particolare a quelli del settore sanitario, i quali si sono prodigati con spirito di solidarietà, di altruismo e di dedizione in un frangente drammatico nella Storia del nostro Paese. Il pensiero e le cure del tempo, devono rivolgersi alla grande crisi che colpirà in modo orizzontale tutti i settori produttivi e necessiteranno non soltanto di robusti sostegni pubblici, ma di adeguati riqualificazioni che sappiano combinare l’innovazione tecnologica alla tutela della salute; quest’ultima oggi è in cima alle maggiori preoccupazioni di tutti.Un grande Piano per la Ricostruzione deve essere promosso attraverso il concorso di tutte le forze del paese, uno sforzo di cooperazione sociale ed economica che non lasci alla sola gestione commissariale del Capo del Governo e dei suoi numerosi Comitati, il compito di garantire la fuoriuscita dall’emergenza; ci sarà bisogno di una nuova Programmazione Economica lungimirante per gli anni a venire.Dovranno essere in prima linea le forze organizzate che appartengono per cultura, alla tradizione legata al Movimento Operaio di questo paese, che per capacità e tradizione (penso alla cultura di Governo Socialista) possano svolgere un ruolo essenziale di stimolo, di controllo, di proposta politica.Promuovere la nuova occupazione ed il nuovo lavoro, anche tenendo conto dell’esperienza che ci sta consegnando la quarantena forzata, attraverso l’utilizzo intelligente delle nuove tecnologie; anche la nuova spinta che promuove la stessa transizione energetica la quale obbliga l’umanità intera a fare i conti con la difesa dell’ambiente. La genesi degli squilibri nella biosfera determina la creazione di Virus e gli stessi possono diventare incontrollabili, imporrà quindi nuovi metodi di produzione dell’energia e di allevamenti intensivi degli animali.L’Italia ha le carte in regola, forte delle sue eccellenze e della sua rinomata capacità creativa, per diventare nazione modello nel rilancio della sua economia, certamente se saprà agevolare e non ostacolare i segnali di cambiamento, che giungono dalla fine dell’illusione liberista e richiede, allo stesso tempo, agevolazioni e non freni all’economia o peggio ancora ostacoli di natura ideologica obsoleti.E’ necessario che per ripartire si dia maggior respiro alle nuove generazioni.Esse sono quelle che più hanno pagato la Crisi da cui provenivamo e che rischiano di diventare le vittime di una Crisi ancora più grande.La Società con essi è in debito. Coloro sono quelli che più hanno sofferto la cesura sociale di questa Pandemia, hanno patito non solo le sofferenze di vedere scomparire la generazione più anziana, ma hanno dovuto condividere l’angoscia per una condizione di lavoro già precaria. Per questa ragione è necessario offrire loro più di ogni altro la speranza del futuro; bisognerà promuovere una economia stimolante, delle agevolazioni per lo Studio, per l’abitazione ed anche garantire dei sussidi per le ore di lavoro perdute così come è già avvenuto in Germania.La Pandemia è vero che si è comportata in modo eguale, ma ha prodotto delle diseguaglianze; quindi il ritorno alla normalità non dovrà essere di certo un ritorno alle vecchie disparità.Questo è lo spirito con il quale ci avviciniamo e dobbiamo onorare il Primo Maggio, pensare al futuro dell’Italia e delle nuove generazioni nel segno di una tradizione antica, che necessita di una visione moderna e di un impegno rinnovato innanzitutto da parte di noialtri Socialisti.Buon 1°Maggio!