LE «SCANDALOSE» PROPOSTE DI PISAPIA E ORLANDO

LE «SCANDALOSE» PROPOSTE DI PISAPIA E ORLANDO

Questi signori qui, Pisapia e Orlando, negli ultimi dieci giorni si sono beccati una valanga di insulti e critiche unica. Perché entrambi hanno proposto qualcosa di “scandaloso”: il primo dicendo che le aziende che hanno spostato la sede in paradisi fiscali non dovrebbero beccarsi aiuti di Stato per la crisi del covid. Il secondo che se un’azienda (grossa) riceve finanziamenti da parte dei contribuenti (noi), non può e non deve permettersi né di delocalizzare, rovinando famiglie di lavoratori, né spostare la sede fiscale all’estero. Apriti cielo: “siamo al metodo sovietico”. Perché sarebbe “metodo sovietico” chiedere ad un’azienda di rispettare i patti se riceve soldi dei contribuenti. Sarebbe “metodo sovietico” impedirle di prendersi milioni e milioni di euro della collettività per poi mandare a casa madri e padri di famiglia e spostare la sede in un paradiso fiscale. Ma, cari contestatori, se oggi la sanità annaspa, è in difficoltà, lo dobbiamo anche a chi le tasse le paga all’estero. Se c’è gente che è arrivata a sbattere la testa al muro perché si ritrova a cinquant’anni senza lavoro, lo dobbiamo anche a chi gli stabilimenti li sposta nel Terzo Mondo. Il tutto dopo la beffa di essersi preso aiuti pagati con le tasse di quella stessa gente che si è ritrovata in mezzo a una strada. Allora questo freno ai rapaci non chiamatelo “metodo sovietico”. Chiamatelo in un altro modo: chiamatelo metodo di giustizia.