ADDIO A ROMANO CAGNONI, IL RE DEI FOTOGRAFI

ADDIO A ROMANO CAGNONI, IL RE DEI FOTOGRAFI

Se n’è andato, a 82 anni, Romano Cagnoni, fotografo. Forse più conosciuto all’estero che in Italia: nel 1966 un suo ritratto di Ho Chi Min si era guadagnato la copertina di Life. Lo avevo incontrato a “Epoca” e ritrovato qua e là in giro per il mondo. Una bella persona, fuori dal coro. Una notte a Vinkovci, – era attorno a Natale, l’inverno del 1992, la guerra tra serbi e croati – la passammo nello stesso alberghetto, con i vetri rotti, in una città deserta, illuminata solo dalle esplosioni. Al mattino, mentre stavo cercando il modo di raggiungere la prima linea, lo trovai nella piazza centrale, con un armamentario del tutto fuori luogo: un cavalletto, una macchina fotografica azionata da un motorino che scattava immagini a 180 gradi (tutto molto ingombrante, in un posto così, e pericoloso perché obbligava a soste lunghe). Mi spiegò che gli interessava il paesaggio della guerra, quella piazza deserta, i colombi che si alzavano in volo a ogni esplosione, la quinta dei palazzi vuoti, un solo comignolo che fumava, e tutto in bianco nero. Io restai a sentirlo e poi gli dissi che andavo a fare il compitino in trincea, sentendomi un po’ stupido. Mi consolò con una battutaccia in toscano, ci abbracciammo, e non l’ho più rivisto.