OCCORRE EVITARE UNA PROSECUZIONE DELL’AMERICANIZZAZIONE DEL PAESE

OCCORRE EVITARE UNA PROSECUZIONE DELL’AMERICANIZZAZIONE DEL PAESE

Un poscritto al post precedente, dopo aver notato le reazioni di alcuni imprenditori e lavoratori autonomi, che invece di prendersela con chi ha distrutto la sanità pubblica, contro chi ha eliminato i confini e i controlli, contro chi ha liberalizzato il commercio e la finanza, attaccano con violenza i lavoratori dipendenti, rei di avere uno stipendio fisso. Roba da destra americana: il precariato e il cottimo non sono espressione dello sfruttamento capitalista dei lavoratori ma ciò che distingue i lavoratori virtuosi (quelli che sfruttano o si fanno sfruttare) dai lavativi.Ma la tragedia non sono questi pregiudizi, chiaramente derivati dalla paura e dalla frustrazione; è l’incapacità di accorgersi che coloro che li alimentano stanno, da decenni, operando per mettere in ginocchio la classe media a vantaggio dei miliardari e delle multinazionali, spesso straniere. Certo, il rischio che molte imprese falliscano nei prossimi mesi esiste; ma non dimentichiamoci che molte di più sono fallite negli scorsi decenni, in conseguenza delle liberalizzazioni e deregulation promosse per lo più dalla destra e specificamente dalla Lega ormai liberista. Non ricordo significative reazioni a quello stillicidio: la privatizzazione della sanità lombarda l’hanno fatta politici popolarissimi, a cominciare dal pregiudicato Formigoni, eletto per quattro mandati consecutivi.Finora nessun popolo è riuscito a uscire dal liberismo; e neppure ci si potrà provare senza la creazione di quello che Gramsci chiamava un blocco storico, ossia un’alleanza fra ceti sociali per realizzare una nuova egemonia. Un secolo fa i comunisti puntavano a coalizzare operai e contadini; oggi occorre che il M5S riesca a coalizzare lavoratori dipendenti, lavoratori autonomi e piccoli imprenditori e commercianti.Chiarendo che il suo programma, e quello dell’attuale governo, è il rafforzamento della classe media. Non un ritorno alle condizioni pre-coronavirus ma un loro superamento, appunto a evitare una prosecuzione dell’americanizzazione del paese. Concretamente si tratta di fare una riforma fiscale che alleggerisca la pressione sulle piccole e medie imprese e la accresca esponenzialmente sui ricchi e sulle multinazionali. Si tratta di impedire lo spostamento all’estero (per esempio in Olanda, come l’ex Fiat e Mediaset) delle sedi fiscali di aziende che operino in Italia. Si tratta di regolamentare il commercio prescrivendo chiusure serali e festive per tutti e drastici limiti alle possibilità di espansione delle catene commerciali, dei megacentri commerciali e del commercio online. Si tratta di proteggere l’industria italiana e anche le industrie regionali dalla concorrenza proveniente dall’esterno attraverso misure protezionistiche. Si tratta di staccarsi gradatamente dall’Europa e dall’euro per recuperare una sovranità monetaria che favorisca le nostre esportazioni di qualità senza costringerci a competere alla pari con i giganti americani, tedeschi o cinesi.