A PROPOSITO DEI DATI ISTAT SU MORTALITÀ COVID E DELLE REGIONI DEL NORD MAL GOVERNATE

I dati ISTAT sulla mortalità COVID parlano chiaro e cambiano completamente le carte in tavola. L’incremento di mortalità del 50% in Italia è quasi integralmente concentrato nelle regioni del nord (Bergamo +568%, Cremona +391%, Lodi +371%, Brescia +291%, Piacenza +264%, Parma +208%). Al centro e al sud il tasso di mortalità registra variazioni estremamente inferiori e in alcuni casi persino si è ridotto: Roma -9.4%. Il virus arriva dalla Cina ed è lo stesso a Bergamo, Cremona e Roma. La mortalità COVID è quindi da legarsi al presidio sanitario, di prevenzione e di assistenza anziani del tutto inadeguato delle regioni del Nord. Il paese – tutto – sta pagando un costo altissimo alle chiusure a causa del disastro di prevenzione, sanità e assistenza anziani delle regioni del Nord; chi le governa e le ha governate deve risponderne e, con un minimo di dignità, dimettersi immediatamente.