LA NECESSITA’ DEGLI INTELLETTUALI VERI IN QUESTA FASE

Così, tanto per riflettere. Io non credo che gli intellettuali siano così inutili. Li criticano quelli che hanno dei problemi personali, o malafedi di parte politica. Perché invece, per me, sono necessari. Guai a quella società che ha bisogno di eroi, ma guai anche a quella società che crede di poter fare a meno degli intellettuali. Intendiamoci ,io crederò sempre più necessario un fornaio di un intellettuale, e , se é per questo, chi fa il pane lo crederò sempre più necessario anche dell’attore, ma l’intellettuale serve, perché indica, prospetta, informa, conduce. Perciò, in questo momento in cui sembra che la politica sia diventata una pira dove va a fuoco tutto. In una campagna elettorale fissa che cerca l’offesa dell’avversario invece che la collaborazione, in un momento come questo di grande confusione e di poche conoscenze rispetto ad una pandemia, però mi sarei aspettato dagli intellettuali una presenza più attiva in trincea. Se é vero che in politica ci si sporca, mi aspettavo che gli intellettuali si sporcassero di più per il bene del paese. Troppo facile dettare comportamenti e verità da un collegamento televisivo, dalle retrovie…Oggi servono più guide illuminate , alla guida del paese, serve più intelligenza che non polemica, più raziocinio che non provocazioni. E gli intellettuali, quelli veri, quelli bravi, farebbero tanto comodo…invece che tutti questi strilli, tutte queste vene del collo gonfie.