C’E’ UN IMBROGLIO SUL CASO SIRIANO CHE VA DETTO. E’ QUESTO

C’è un imbroglio sul caso siriano che va detto. Anch’io ho commesso l’errore di sottovalutarlo. L’imbroglio è questo: da un po’ di tempo i russi ci hanno dettoche il vero problema siriano è la corruzione. Davvero? Città rase al suolo, il 50% della popolazione costretto all’esilio o sfollato, da anni, il 60% del sistema sanitario raso al suolo, la valuta nazionale senza valore… Qual è il problema, la corruzione?La cosa migliore per legittimare questo imbroglio Putin l’avrebbe fatta chiedendo alla Siria la restituzione di alcuni crediti. Il presidente ha chiesto a suo cugino di pagare il Cremlino. Lui non l’ha fatto ed è stato accusato di evasione. Evasione…La cupola costituita da Assad e i suoi famigli ha fatto dei conti siriani i propri conti segreti. Lo Stato paga, gli Assad incassano. Sono i proprietari di tutto, usano i soldi delle imprese per pagare le loro milizie, per corrompere chiunque gli serva, gestire gli aiuti internazionali, anche quelli caritativi. Ovviamente a proprio vantaggio, è ovvio. E riempire forzieri nei paradisi fiscali.La richiesta russa fa saltare questo sistema, forse perché il cugino di Assad era troppo vicino agli iraniani, forse perché Assad aveva interesse a seguirla la pista “corruzione” per fare del cugino il nuovo “cattivo”.Ma davvero possiamo chiamare questo sistema un sistema corrotto? E’ corruzione questa? Questo sistema non è corrotto. Questo sistema ha trasformato una famiglia in uno Stato e uno Stato in una cupola mafiosa.Il problema era questo anche prima, ma ora l’odore dei soldi ci fa dimenticare l’odore del sangue. E’ questo l’odore più forte, ma è l’altro l’odore più affascinante. Quanti miliardi saranno stati sottratti all’erario siriano? Non è questo il problema: lo stato barbaro ha sostituito l’erario, ha rubato la cassa, lasciando solo i conti da pagare.Ora le tribù alleate del regime si staranno riposizionando, i clan staranno scegliendo dove posizionarsi e con chi. E del sangue non si parla più. Sangue versato da Assad? Certamente. ma anche da chi oggi pretende di dare le carte contro la mafia probabilmente per sostituirla con la sua mafia. Ma il sangue? Le bombe di profondità lanciate contro i centri abitati? Le armi chimiche utilizzate nonostante il giuramento di distruzione? E quelle agghiaccianti telefonate in cui i funzionari dell’ONU comunicano ai russi le coordinate di scuole e ospedali e i russi poco dopo le bombardano?A Damasco non va in onda “sette uomini d’oro”. Il colpo del secolo non è fallito quando non ci si è messi d’accordo sulla ripartizione della refurtiva. No. Il colpo del secolo è stato compiuto all’inizio degli anni 70, quando lo stato barbaro degli Assad impose la sua cupola. Ma poi è entrato in scena un soggetto inatteso, nuovo: i siriani. Come fossero i poliziotti che nel film non si vedono mai sono loro che hanno messo in pericolo il colpo del secolo. Le salme sono lì, sul manto stradale. Seguire la refurtiva, come forse fanno i russi, sarà pure importante, ma quelli che indicano i sacchi d’oro sono assassini come quelli che fuggono cercando di prendere pure qualche lingotto dalle tasche del ladro a loro più vicino.