IL SINDACO DI GALLARATE SE LA PRENDE CON I CITTADINI CHE FANNO SEGNALAZIONI

IL SINDACO DI GALLARATE SE LA PRENDE CON I CITTADINI CHE FANNO SEGNALAZIONI

Capita a Gallarate, la città del sindaco leghista Andrea Cassani arrivato alla ribalta nazionale sui quotidiani per aver pagato di propria tasca il biglietto ferroviario agli immigrati che venivano rilasciati dai centri di accoglienza per scaricarli al Comune di Milano, ora lo scarica barile è con il Governo e sui cittadini colpevoli di aver segnalato un assembramento molesto nella propria via, con l’aggiunta di offese e minacce a chi si lamenta. Approfittando della situazione di emergenzaalcuni cittadini hanno segnalato che mentre a loro era impedito di uscire di casa un gruppo di sette persone stazionava liberamente sul marciapiedeschiamazzando con musica dalle proprie auto ad alto volume. “La cosa non è nuova – spiegano i cittadini –le forze dell’ordine ed il sindaco sannoche queste persone sono qui da anni, arrivano alle 18, bevono birra e discutono litigiosamente fino a notte fonda impedendo il sereno soggiornare dei residenti, al punto che chi ha potuto se n’è già andato altrove anche se ed ora fatica a vendere l’appartamento e non siamo nemmeno in periferia, ma in centro città”. “La situazione si perpetua da molti anni, ma adesso che multano tutti abbiamo pensato di segnalare la cosa affinchè fossero almeno sanzionati, dato che si presentano in divisa da spedizionieri e quindinon sono asilanti, ma hanno un reddito e la necessità del permesso di soggiorno che se vogliono mantenere dovrebbero almeno evitare certi comportamenti,non si tratta di razzismo, ma di giustizia.” “Abbiamo così chiamato il 112come al solito e scritto al sindaco Cassani confidando almeno nelle norme più restrittive oggi in vigore che impediscono anche a noi di uscire ed a maggior ragione dovrebbero impedire assembramenti e schiamazzi di questo tipo, oltretutto queste persone non portano nemmeno la mascherina.In passato sono state fatte raccolte firme e qualche negoziante è stato persino picchiato, ma non è mai successo nulla, al contrarioadesso hanno tutti paura di danneggiamenti o conseguenze peggiori. Secondo il racconto degli abitanti i soggetti si ubriacherebbero quasi tutte le sere, specie in estate con il bel tempo, ed a chi segnala qualcosa giungono minacce non troppo velate,una situazione insostenibile, ma se Polizia e Carabinieri chiamati al 112 si sono limitati ad affacciarsi nella strada senza nemmeno scendere dalle vetture, ma ottenendo almeno l’allontanamento temporaneo per una sera delle persone, e la regione ha affermato di aver registrato la segnalazione,il sindaco di Gallarateha fatto di più,ha replicato usando la casella email del comune per scaricare la colpa sul Governo che non gli dà gli strumenti adatti, a detta sua, servirebbero per questi soggetti metodi che non sono consentiti dalla Legge per educarli come si dovrebbe. Investito della cosa un giornale locale, Malpensa 24, ha pubblicato un articolo che però incensa l’operato del sindaco come se avesse agito correttamente e se la cosa è comprensibile da un giornale locale che vive di segnalazioni proprio da vigili e forze dell’ordine da un sindaco non è tollerabile un simile intreccio di interessi a discapito dei cittadini e non è nemmeno finita qui, probabilmente adirato per la segnalazione alla stampaci ha tenuto anche  a rispondere a tono a chi replicava indignato per lo scarica barile, dichiarando disagio per la risposta inutile del sindaco,offendendolo“Il disagio non è il suo, ma il mio…il disagio di avere concittadini che non capiscono nemmeno ciò che viene loro scritto”. Apparentemente c’era poco da capire avendo solo scritto di non poterci fare nulla e che sarebbero necessari metodi vietati dalla legge per educarli, a questo punto molto probabilmente fisici, ma dovrebbe essere lui a specificare, e dopo aver affermato che l’applicazione dei DPCM competerebbe solo a Polizia Carabinieri e Guardia di finanza, come se i vigili non avessero mai multato nessuno nei mesi passati,aggiunge le minacce ”ricordo a chi ci legge in copia che le ha trasmesso la mia email (come si evidenzia dalla cronistoria dei messaggi) che le mail contenute in una casella di posta nominativa priva di una regolamentazione sul suo utilizzo sono da considerarsi corrispondenza privata, con tutte le conseguenze del caso”, ovveroti querelo per la violazione della mia privacy. Ricapitolando i cittadini si lamentano ed il sindaco non si prende le responsabilità che competono alla sua carica, ma la Lega ci ha abituato bene a questo, poi alla replica indignata offende e minaccia come se una mail scritta al sindaco fosse stata inviata ad un ignaro passante qualsiasi. Che vi fosse una crisi delle istituzioni era chiaro da tempo, ma che si potesse arrivare a questo punto dovecome nel far west vince chi ha la pistola più potente e velocecertamente non eravamo ancora abituati.