MILANO, INCIDENTE SUL LAVORO: FABBRICA SOTTO SEQUESTRO, LA PROCURA INDAGA

Avevano 43, 49 e 57 anni i tre operai morti ieri all’interno della Lamina di Milano,l’azienda che si occupa della lavorazione di acciaio e titano.Stavano ripulendo un forno, interrato a due metri sotto il livello stradale, aiutati da altri tre colleghi, uno dei quali è ricoverato in condizioni gravi, mentre gli altri due sarebbero fuori pericolo.Un’operazione di routine, eliminare i residui di fusione dei metalli,che nel passato le vittime avevano svolto tante altre volte.Ma che ieri si è rivelata fatale perché qualcosa non ha funzionato come avrebbe dovuto. A cominciare dal sistema d’allarme che non ha rivelato la presenza di quei gas tossici, che in poco tempo hanno invaso il locale assorbendo l’ossigeno presente.Un mix letale di monossido di carbonio e azoto, il killer silenzioso,che aggredisce senza che le vittime si rendano conto. Inodore, insapore, incolore viene inalato fino alla perdita di conoscenza e della vita se non si interviene all’istante arieggiando l’ambiente.A nulla sono valsi i soccorsi del 118 e dei VV.FF. per i tre operai.Ora la Procura di Milano indaga per accertare eventuali responsabilità, l’ipotesi è di omicidio colposo plurimo. Come atto dovuto alla fabbrica sono stati messi i sigilli ei responsabili dell’azienda e della sicurezza sono stati iscritti nel registro degli indagati. Una fabbrica all’avanguardia, sostengono i dipendenti ancora sotto choc per quanto è avvenuto, sempreattenta all’aspetto sicurezza dei dipendenti.Difficile prevedere per quanto tempo la Lamina resterà sotto sequestro e quale sarà il futuro dei lavoratori fino a che verrà accertato se si sia trattato di errore umano o di un difetto alla strumentazione. E ancora, avevano o no la mascherina sul viso durante l’operazione di pulizia? Ci sono voci discordanti anche su questo punto. Così come sulla celerità dei soccorsi. Numerosi i messaggi di cordoglio dal mondo sindacale e politico per l’ennesimo incidente sul lavoro che lascia tanti interrogativi al momento senza risposte