NAPOLI, QUANDO LA FASE 2 INIZIA DAL DOLCE

Siamo a Napoli, durante la Fase 2 ed una pasticceria che riprende l’attività ha deciso di avere un pensiero rivolto ai bisognosi, decidendo di regalare i suoi prodotti dolciari.Per i Quartieri Spagnoli questo si trasforma in un momento di generosità e di gioia, ripartire dopo il lockdown dedicando il primo pensiero a chi ne ha bisogno, dopo tanto speculare, di fake news, di iniziative che si sono trincerate dietro alla generosità ma che poi sono cadute nella solita rete di opportunismo, non può passare inosservato. Così, dopo aver rialzato le serrande, le prime infornate di dolci, sono state fatte recapitare in vaschette e vassoi, ai poveri della zona.Un momento di dolcezza in questo mare nero di ansia e preoccupazione che la pandemia ci ha portato, esaltando la superficialità di qualcuno ma evidenziando anche la generosità e l’empatia di altri.Un piccolo gesto che oltre ad allietare il palato ha anche strappato qualche sorriso e la bella sensazione di non essere del tutto invisibili o almeno, di non esserlo per tutti. A supportare l’iniziativa della pasticceria Dolci Momenti, l’associazione evangelica “Tabita” che durante il lockdown ha distribuito generi alimentari alle persone in difficoltà della città. Così Mimmo Pazzi il presidente dell’associazione Tabita sulle pagine di Ansa :« è fondamentale il sostegno alle famiglie e a chi in questo momento di grande crisi si trova in difficoltà, quello della distribuzione dei dolci vuole essere un piccolo momento di gioia in più da regalare a chi sta combattendo delle battaglie difficili». Un gesto che va ad aggiungersi all’impegno concreto dell’associazione che prosegue nella consegna dei generi alimentari di prima necessità. Inoltre i fratelli Calemma, questo il nome dei proprietari della pasticceria, hanno distribuito varie teglie di dolci gratuiti anche ai passanti in strada.Se vogliamo attraverso i dolci comunichiamo che la vita non è solo amara, come in questi ultimi mesi è apparso, ma non solo: ciò che emerge è quanto, a volte, basti poco poco per prendersi cura di chi non riesce a stare al passo con questa società che correndo, si dimentica di voltarsi indietro per controllare che ci siano tutti. Abbiamo riscontrato quanto occorra poco per trasformarsi in uno di quei tanti dimenticati e da qui bisognerebbe ripartire per dimostrare di aver compreso la lezione.Non è sufficiente dire di essere stanchi di giorni bui e destabilizzanti, bisogna fare qualcosa per tornare a colorarli e per dare certezze.Quella certezza che non tutti sono peggiorati durante la pandemia, facciamo sì che il bene faccia rumore e copra le stridule urla di chi tanto sbraita ma poco fa…