SI IMPENNA, CON IL COVID, IL TASSO DI MORTALITÀ IN ITALIA RISPETTO AL PASSATO

Secondo il Rapporto Istat redatto insieme all’ISS sull’impatto dell’epidemia sul tasso di mortalità,in Italia nel marzo 2020 si registra quasi il 50% di decessi in più rispetto al marzo 2019 considerando tutte le cause di morte. Solamente tra il 20 febbraio e il 31 marzo i decessi hanno un incremento di circa25 mila unità, delle quali più della metà costituisce decessi per Covid-19. Tuttavia il Covid-19 non èl’unica causa che ha provocato questo incremento poiché esiste un ulteriore dato di circa 11.600decessi dei quali si possono solamente ipotizzare tre cause: morte da infezione da Covid-19 non diagnosticata; morte indiretta da Covid-19 e morte non dovuta a Covid-19 ma alla disfunzione cheesso ha provocato nel sistema ospedaliero. Il Rapporto fa riferimento però a “Tre Italie” data la non-omogeneità della diffusione: infatti,mentre al Sud, nelle isole e nel Centro-Sud si è riusciti a contenerla, al Nord è stata una vera e propria carneficina. In particolare 37 sono le province del Nord più colpite nelle quali i decessi sonoraddoppiati rispetto alla media degli ultimi quattro anni nel mese di marzo. Sempre tra febbraioe marzo 2020 si registrano circa 20 mila morti in più, dei quali il 52% costituito da infetti daCovid-19. Le tre province più colpite per incremento delle percentuali di mortalità sono Bergamo (568%), Cremona (391%) e Lodi (371%).Prendendo invece in considerazione le zone al Centro-Sud italiano, nel marzo 2020 si verifica un abbassamento della media del circa 1,8% (Istat/ISS). In particolare Roma emerge con un -9,4% rispetto agli ultimi cinque anni. Suddividendo l’incremento per anzianità dei casi, aumentano di circa 2,3 volte le morti trafebbraio e marzo nella classe compresa tra i 70-79 anni (il 20% in più nella media degli ultimiquattro anni) e di 2,2 volte tra gli 80-89 anni. In tutte le fasce di età, tranne tra gli 0-19 anni, siriscontra una letalità maggiore nei soggetti maschi e circa il 35% di tutti i casi menzionati riportanouna duplice presenza di Covid-19 e patologie di varia origine. Confrontando dunque i decessi di marzo 2020 con quelli dello stesso mese del 2017 si è registrato,in circa venti giorni, un sorpasso di decessi giornalieri (nelle aree più colpite) per Covid-19 rispettoa quelli causati da malattie respiratorie, tumori e Alzheimer del marzo 2017.