BISOGNA SAPERE QUANTO È FACILE MORIRE, PER COMPRENDERE L’IMPORTANZA DEL LOCKDODWN?

“Presto per allentare il lockdown, alcune misure saranno ancor più rigide”. Questa frase che avete appena letto non l’ha detta un bacchettone di sinistra. Un professorone. L’ha detta questa persona a sinistra: uno dei sovranisti internazionali più rilevanti, Boris Johnson. Che dopo aver fatto il gradasso, si è purtroppo per lui ritrovato a fare qualche giorno di terapia intensiva causa covid. E che essendo andato vicino al finire all’altro mondo, qualcosina evidentemente sembra (sembra) averla imparata. Per questo annuncia ora addirittura maggiore rigidità. L’altra persona che vedete a destra è invece Angela Merkel. Nei giorni scorsi ha ceduto alle pressioni di chi gridava “riaprite tutto”. Nonostante lei, a quanto pare, non fosse convinta. Si è fatta piegare, convincere anche su spinta, probabilmente, di ripercussioni sul suo consenso. Il risultato dopo l’allentamento? Il tasso di contagio, prima sceso a 0,7, ora è a 1. In altri termini, ogni ammalato contagia un’altra persona. Tradotto: rischio ritorno di un’emergenza grave. Ecco. Di fronte a tutto questo, di fronte ad addirittura un sovranista che fa marcia indietro, ed un paese, la Germania, che dopo aver allentato rischia di ripiombare nella pandemia, come si fa a credere, pensare che le misure prese l’altro giorno fossero sbagliate? Come si fa a non apprezzare chi non ha messo il consenso di fronte alla salute? Peggio ancora: come si fa a dar credito a quei politici sovranisti che oggi, nel nostro paese, continuano a sbavare per chiedere riaperture? Guardate e guardiamo alle evidenze che ci sono, e pensateci, pensiamoci. Perché la pelle su cui certa gente sta giocando è la nostra.