SUSO E CUTRONE STENDONO IL CAGLIARI. MILAN DA CHAMPIONS?

Il Milan vince di misura contro il Cagliari grazie alle reti di Cutrone e Suso, davanti a circa 45 mila spettatori. Il Diavolo parte forte e dopo una piccola fase di studio ecco l’ennesimo goal del baby Patrick Cutrone, la stella di questa estate rossonera, realizzando il secondo goal in due match di campionato, assist dello spagnolo. Il Cagliari non ci sta e per trequarti di gara crea panico tra la difesa milanista. La squadra sarda si mostra rinvigorita dopo lo 0-3 dello Stadium di Torino contro la Juventus di Massimiliano Allegri, mostrando carattere e forza in mezzo al campo. Kessié addirittura in difficoltà numerosissime volte dalla mediana rossoblu, in affanno a inizio secondo tempo per poi regalare il pareggio a Joao Pedro che di sinistro spiazza Donnarumma incolpevole, dopo una frittata generale della difesa milanista. Per un buon quarto d’ora appaiono i fantasmi di una possibile beffa ma poi ci pensa il fuoriclasse di questa squadra Jesus Fernandez Saez De La Torre, Suso: lo spagnolo regala a Vincenzo Montella tre punti preziosi prima della sosta con una punizione magistrale dai venticinque metri, imprendibile per Cranio, che fa esplodere di fatto lo stadio. Var questa volta non entra in scena mai, anche se ci sono da registrare due contatti dubbi in area di rigore: il primo il leggero tocco di braccio di Bonucci e il secondo l’atterramento di Montolivo lanciato a rete. Esordisce con la maglia rossonera Kalinic e Lucas Biglia, quest’ultimo entrato al posto di uno spento Calhanoglu, ancora non entrato in condizione. Ottima prova invece per Fabio Borini, giunto nello scetticismo più totale in questo mercato estivo. L’ex Sunderland si dimostra duttile e con enorme voglia di risaltare le sue qualità, sfiora un goal, recupera palloni, conquista numerose punizioni e fa tanto lavoro sporco. Non sarà un fuoriclasse ma a San Siro arrivano i primi cori per lui dopo la sostituzione in favore di Luca Antonelli. Onore al Cagliari. Ora la sosta delle Nazionali, poi la Lazio all’Olimpico per dimostrare di essere da Champions.