IL TAR DELLA CALABRIA ACCOGLIE IL RICORSO DEL GOVERNO E ANNULLA ORDINANZA DELLA GOVERNATRICE SANTELLI

È di qualche ora fa la sentenza del Tribunale della Calabria, sezione di Catanzaro , con cui viene dichiarato l’ annullamento dell’ ordinanza della Governatrice della regione. Il Governo aveva impugnato l’ ordinanza della Governatrice della Calabria con cui la stessa aveva anticipato al primo maggio, l’ apertura di bar , ristoranti, agriturismi , non limitandola peraltro all’ asporto ma alla consumazione in loco purché fossero forniti di tavolini all’ aperto. Una misura ampliativa rispetto all’ atteggiamento prudente posto in essere dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri che, dopo la diffida della scorsa settimana inviata alla Governatrice , aveva deciso di passare alla impugnativa con un procedimento cautelare. Il ricorso era stato presentato al Tar di Catanzaro , territorialmente competente, con una procedura di accelerazione prevista dal procedimento amministrativo. In giudizio, ad adiuvandum del Governo, cioè a supporto del provvedimento nazionale, il Comune di Reggio Calabria, a sostegno delle posizioni della Presidenza della Regione, invece, il comune di Tropea ed altri sindaci appartenenti alla sfera politica del centro destra. Anche il Codacons avrebbe preso parte al procedimento ma la sua posizione sarebbe stata ritenuta inammissibile dal Collegio. All’ udienza cautelare del 5 maggio erano state ascoltate le contrapposte difese. La causa era stata rinviata ad oggi proprio per il carattere urgente della fattispecie e degli interessi coinvolti riguardanti la materia della salute pubblica. In attesa di conoscere le motivazioni della sentenza si dà atto che nel dispositivo sarebbe statuito l’ annullamento dell’ ordinanza della Governatrice Santelli perché esorbitante dai limiti in cui la stessa avrebbe potuto operare non potendo avere valenza più ampia rispetto alle disposizioni governative. Queste le indiscrezioni che se saranno confermate dal testo della sentenza evidenzieranno un illegittimo eccesso di potere messo in campo dalla Presidenza della Regione Calabria. Al momento , quindi, salvo impugnazione al Consiglio di Stato della sentenza da parte della Governatrice, si torna ad un unico provvedimento efficace su tutto il territorio nazionale: il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri.