MARTA RUSSO. ALDO MORO. PEPPINO IMPASTATO…

MARTA RUSSO. ALDO MORO. PEPPINO IMPASTATO…

I giorni di maggio sono giorni “crudeli”. Il poeta che aveva indicato aprile come mese crudele dovrebbe correggersi..Qui voglio parlare di Marta Russo.Ricordo ancora il posto in cui squillò il mio cellulare, la salita verso il Quirinale. Dalla redazione del Corriere un caporedattore mi disse: “Vai al Policlinico Umberto I. Una studentessa colpita alla testa da un colpo di pistola vi è stata appena portata…”. In vespa raggiunsi l’Umberto I, andai a neurochirurgia, parlai con un vice del prof Delfini, stavano cercando di evitare la morte della studentessa ma il colpo aveva raggiunto il tronco encefalico.Una ventenne, Marta Russo. Non c’erano ancora colleghi lì, restai per un po’, poi raggiunsi il vialetto sotto Giurisprudenza alla Sapienza dove era stata colpita la ragazza. Il luogo era malamente transennato, la Squadra Mobile stava perlustrando la zona, dalle finestre dell’università si vedevano volti di giovani affacciati. Una scena surreale.Una studentessa colpita nel più grande ateneo d’Europa,. quasi duecentomila iscritti allora, una proiezione con le loro famiglie di quasi un milione di persone. Persone di fatto coinvolte in un crimine oscuro e insensato.Sono restato alla Sapienza, allora, per oltre cinque mesi. Una sorta di “distacco” concordato col capo della cronaca romana del Corriere, Marco Cianca.Gli avevo detto: non è un omicidio come altri, in cui è coinvolta una ristretta cerchia di persone, il resto è alla finestra a guardare ma da lontano.Qui invece era ferita direttamente una bella porzione d’Italia…Così restai. E i giornali concorrenti, si fa per dire, fecero restare altri giornalisti come Fabrizio Caccia allora di Repubblica e Luca Lippera del Messaggero.Fu un lungo lavoro di scavo per tentare di capirci qualcosa, aldilà e oltre la cronaca giudiziaria.L’università era lì, con tutte le sue contraddizioni e i suoi risvolti ma anche con una difficile possibilità di spiegare quanto era accaduto. E man mano che la cronaca giudiziaria procedeva ce ne rendevamo sempre più conto.Che cosa resta di tutto quel lavoro di indagine parallela per così dire?Resta l’impossibilità di considerare chiusa, come lo è stata giudiziariamente, questa orribile storiaE colgo ancora una volta l’occasione per dire: chi sa parli…Poi tornando all’inizio di questo post, sappiamo che quel giorno del 9 maggio è legato anche ad Aldo Moro e a Peppino Impastato. Ne parlo qui subito di seguito…