NAVE DICIOTTI E’ INIZIATO LO SBARCO DI 11 DONNE E 6 UOMINI

Sono cinque giorni che la nave Dicioti della Guardia Costiera è attraccata nel porto di Catania, altrettanti ne ha passate in mare. A bordo si trovano ancora, oltre 130 dei 190 migranti soccorsi a largo di Lampedusa e portati in salvo da un barcone in avaria.Tutto è pronto per lo sbarco di 11 donne e 6 uomini, l’ordine allo sbarco immediato lo ha dato l’ufficio di Sanità marittima di Catania, due migranti sono affetti da polmonite e tre da sospetta tubercolosi, verranno portati all’ospedale di CataniaFinalmente oggi 25 agosto, si conclude l’esperienza per queste persone, tra poche ore o minuti queste donne e questi uomini, avranno assistenza e psicologi pronti ad aiutarli.Lo sbarco avverrà per motivi sanitari e non avrà bisogno del consenso del Governo.I soccorsi continuano con il lavoro di supporto e la Croce Rossa ha distribuito materassini per evitare che gli “ospiti” della nave non debbano dormire sdraiati in terra sul ponte della nave. Nei giorni passati, dopo un tira e molla imbarazzante, sono stati sbarcati 27 minori non accompagnati e anche chi aveva problemi di salute.Per alcuni di questi minori, il viagio non è stato privo di vessazioni e continue richieste di denaro, il più giovane è un 14enne e il più grande del gruppo dei minori che sono sbarcati ha 17 anni.Le loro storie sono di chi ha intrapreso viaggi lunghi e faticosi, spesso a piedi e attraveso i trafficanti, c’è addirittura chi è in viaggio da tre anni.Samuel 17 anni, eritreo, ha attraversato a piedi il Sudan e la Libia, giunto in Libia ha trascorso 8 mesi chiuso in un container al buio. Qui è stato vessato e seviziato. Oggi è quasi cieco e alla sua famiglia il viaggio è costato 9 mila dollari. Ha raccontato Nathalie Leiba, una psicologa, che non riusciva a vedere e aveva le pupille molto dilatate, Nathalie ha raccolto il suo racconto:”mi ha detto di aver subito vessazioni e che i libici lo costringevano a chiamare la sua famiglia per farsi mandare i soldi”Questi minori diventano preda di trafficanti senza scrupoli, come Samir, eritreo, che mentre attraversava il deserto un anno fa venne colpito alla spalla da un gruppo di trafficanti nel mezzo di una lite per spartirsi il gruppo di profughi in cui c’era anche Samir. Il ragazzo non può più muovere le dita di una mano. Sono saliti sulla nave per un controllo medico gli ispettori del ministero della Salute e i medici dell’Usmaf (uffici di Sanità marittima, aerea e di frontiera).Il Governo italiano non cede e prosegue sulla linea dura, pretendendo un accordo con gli altri Paesi Ue per la ridistribuzione delle persone a bordo. Accordo che stenta ad arrivare nonostante i vertici di ieri a Bruxelles. Il ministro degli Esteri Moavero, continua a confermare che le trattative a livello Ue continuano assicurando la certezza. Non si placa invece il braccio di ferro tra il ministro dell’Interno Matteo Salvini e i tribunali siciliani, con il procuratore di Agrigento che ha ascoltato alcuni funzionari del Viminale come persone informate dei fatti. “Facciamoli scendere”. Ricorso Ong a TarNel porto oggi, è in programma una manifestazione per chiedere “la liberazione” di queste “persone stremate e in precarie condizioni di salute”. “Facciamoli scendere” è lo slogan dell’iniziativa. Ad organizzarla, insieme ad altri, la Rete antirazzista, Legambiente, Pax Christi, Cobas, Arci, Anpi, No Muos e centri sociali. Un ricorso urgente al Tar di Catania, è stato presentato per conto delle Ong dall’avvocato molisano Salvatore Di Pardo. Per lo stesso avvocato, la decisione presa da Salvini sarebbe illegittima perché i migranti sono già in territorio nazionale e al momento non si conoscono gli atti formali che impedirebbero lo sbarco. A bordo ci sono eritrei, migranti delle isole Comore, bengalesi, siriani, un egiziano e un somalo. Le indaginiLa procura di Agrigento ha interrogato alcuni funzionari del Viminale nell’ambito dell’inchiesta per sequestro di persona e arresto illegale (ma che potrebbe contestare anche l’abuso d’ufficio) chiamati perchè ritenuti, persone informate dei fatti, L’audizione si è conclusa da poche ore, dopo oltre tre ore. Si punta alla ricostruzione della catena di comando per individuare chi ha dato l’ordine di non fare sbarcare i migranti. Al momento l’inchiesta rimane contro ignoti e le indagini sono state delegate alla Guardia costiera. Sulla questione, il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha esordito lanciando la sfida: “Ascoltino me”. Le indagini vertono anche verso la procura di Palermo, per associazione a delinquere finalizzata al traffico di esseri umani, e quella di Catania, che ha aperto un fascicolo di “atti relativi”. Su Facebook, il segretario Pd Maurizio Martina ha detto:”Il presidente del Consiglio non può sottrarsi al Parlamento in queste ore, di fronte a quello che sta accadendo con la nave Diciotti e quelle persone prese in ostaggio dal Governo da giorni. Siamo a una gestione grave e dissennata. E al rischio di fare pagare all’Italia conseguenze pesantissime per l’incapacità del governo e l’arroganza delle minacce del ministro Salvini che usa la sua funzione solo per le sue provocazioni di giornata. È un dovere per il premier presentarsi subito alle Camere e riferire”. Di Maio e Salvini, pronti a tagliare fondi a UELo scontro tra l’Italia e la UE e sempre più acceso, ieri la riunione degli sherpa di dodici Paesi, convocati da Bruxelles per trovare soluzioni comuni a lungo termine sugli sbarchi, è finita con una fumata nera sulla ridistribuzione dei 150 bloccati a Catania.Questo ha creato un total clash con l’Italia. Il premier Conte ha attaccato pesantemente la Ue e ha dichiarato: “L’Europa non è riuscita a battere un colpo in direzione dei principi di solidarietà e di responsabilità che pure vengono costantemente declamati quali valori fondamentali. Ne trarremo le conseguenze”. Dal Viminale l’esito dell’incontro è stato giudicato come “l’ennesima dimostrazione che l’Europa non esiste”. Anche il ministro Salvini, è stato categorico: “Un ente astratto”. Unica soluzione riportare le persone da dove partono.In una conferenza stampa da poco conclusa, Salvini ha detto che tutto il contesto che l’Italia sta attuando sulla vicenda migranti sono “medaglie da appendere al petto, perchè mi pagano per proteggere i confini di questo Paese e ha proseguito: “fiero di aver dato orgoglio agli italiani. I Paesi che non aderiscono ai ricollocamenti e tutti quelli che nemmeno si degnano di rispondere alla richiesta d’aiuto dell’Italia, per noi non dovrebbero più ricevere dall’Italia i fondi stanziati. La Ue prende i soldi dagli italiani ma non risponde alla richiesta di emergenza immigrati per L’Italia e aggiunge “in questa settimana dalla Libia si è arrivati a sbarchi zero. Mentre Luigi Di Maio lapidario ha detto: “Non abbiamo più intenzione di farci mettere i piedi in testa. Siamo pronti a tagliare i fondi che diamo all’Ue”. Il ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi, però, ha chiarito in dissonanza con i suoi colleghi che “pagare i contributi all’Unione europea è un dovere legale”. Dura la risposta comunitaria: “Le minacce in Europa non portano da nessuna parte”. Notizia dell’ultima ora: alle 18,25 circa è iniziato lo sbarco, 11 donne e 6 uomini attesi dalla Croce Rossa e dalle autoambulanze pronte a partire, restano sulla nave 130 immigrati