STORIE DI ASSURDI LICENZIAMENTI AI TEMPI DEL CORONAVIRUS

STORIE DI ASSURDI LICENZIAMENTI AI TEMPI DEL CORONAVIRUS

Stenterete a credere a questa storia che mi è stata segnalata.Giovanni Luca Teratone è un lavoratore della Nuroll a Pignataro Maggiore, nel casertano.Qualche giorno fa è stato licenziato per insubordinazione e procurato allarme.Perché? Vorremmo capirlo e per questo presento una interrogazione al governo, affinché si intervenga in questa vicenda.Quello che sappiamo di certo è che la moglie di Giovanni lavora da infermiera nel carcere di Secondigliano, dove ci sono stati 3 infettati da Covid19.Giovanni, appresa la notizia, informa l’azienda che lo manda a casa, chiamando addirittura i Carabinieri.Il resto è affidato a ricostruzioni un po’ astruse nella lettera di licenziamento dell’azienda, che pensa persino di addebitargli il costo della sanificazione dei luoghi. A che punto siamo arrivati?E Ribadisco una cosa che ho scritto stamattina: intendiamo sul perché e sulle imprese cui diamo fondi pubblici. Che questi non sono comportamenti accettabili.Solidarietà a Giovanni, in attesa di notizie.Spero intervenga subito il governo. Ps: se siete a conoscenza di storie di palese ingiustizia, non esitate a scrivermi e contattarmi.Dalla crisi bisogna Uscirne Insieme.