GENOCIDIO IN RUANDA 1994, ORRORE RIMOSSO. IL MOSTRO FELICIEN KABUGA E IL COLONIALISMO

Negli anni precedenti al genocidio, Kabuga era uno degli uomini più ricchi del Paese e usò il suo potere e i suoi soldi finanziarie per rifornire di armi il gruppo paramilitare Interahamwe, esecutore materiale del massacro. Le milizie delle Interahamwe usarono contro le minoranze tutsi (ma anche contro gli hutu moderati) armi da fuoco, machete e mazze chiodate. Complessivamente, tra Ruanda e Burundi, gli hutu rappresentano circa l’85% della popolazione, mentre i tutsi solo il 14%. I rapporti tra le due etnie sono stati complicati anche dalla presenza coloniale belga che ha sempre interferito nella formazione dei diversi governi. Oltre a finanziare le milizie delle Interahamwe – supportate anche dalle forze governative – Kabuga è stato accusato di aver sfruttato la sua stazione radio, la Radio-Televisione Mille Collines, per fomentare l’odio e le violenze contro i tutsi, rivelando i loro nascondigli e suggerendo ai miliziani delle Interahamwe le vie per trovarli. In totale, Kabuga è stato incriminato dal Tribunale penale internazionale per sette capi d’accusa riferiti al massacro… CONTINUA SU REMOCONTRO: