L’ALTRA MONACO DI BAVIERA: VIAGGIO NELL’ARTE CLASSICA E URBANA

Monacodi Bavieraabbaglia con i suoi palazzi dipinti di nuovo, le strade pulite e un sole insolitamente tiepido, nonostante gennaio sia appena iniziato. Un angolo diGermaniaparticolarmente elegante e dinamico, che però custodisce luoghi fatti di colori forti e qualche tocco di imperfezione. Sono andata a cercare arte, sia nei musei che per strada; così ho calzato scarpe comode, ho evitato di prendere la metro e ho iniziato a esplorare la città che merita una fama che vada oltre le buona birra e lo stinco di maiale arrosto. Una bella passeggiata lungo il fiume, conduce al celebre Angelo della Pace, eretto nel 1870 per celebrare il venticinquesimo anniversario della pace ottenuta dopo la guerra Franco-Prussiana. Sotto il monumento, in un sottopasaggio, si trovauna galleria ricca di graffitirealizzati da artisti sia tedeschi che stranieri, tra cui spiccano i nomi di Loomit e Makus. Una trentina di murales che rappresentano vari personaggi e soggetti, tra cui anche il sovrastante Angelo dorato. Anche se è raggiungibile con poche fermate di metro da Marienplaz, consiglio di arrivarci a piedi per respirare un po’ l’atmosfera monacense.L’itinerario parte da Ruppertstraßefino a raggiungere i mercati generali. Anche se in questa zona c’è più vandalismo che murales, ci sono alcuni angoli interessanti. Lo spazio per creare altra street-art non manca, speriamo che quindi che si aggiungano presto nuove opere. Per valorizzare la street-art, che si è sviluppata a Monaco di Baviera solo negli ultimi anni, è stato apero ilMuseo di Arte Urbana e Contemporanea. Nessuna collezione permanente, ma un susseguirsi di mostre con artisti internazionali. Fino a maggio 2020 c’è la bella esposizione di Swoon: americana che utilizza una tecnica mista fatta di collages e pittura. Il MUCA ospita sue opere che ricreano gruppi etnici differenti: un viaggio nel mondo dell’Umanità. Questo museo è anche un luogo di ricerca e meditazione, dove trascorrere un po’ di tempo in contemplazione della bellezza. Si trova in pieno centro e include anche una piacevole caffetteria. Ilmuseo Brandhorstspicca per originalità grazie alla copertura esterna composta da 36mila bacchette di ceramica colorata.Primo museo ecologico al mondo, utilizza energia geotermica e ha un interno arredato in legno chiaro, con pavimenti che assorbono i suoni, la luce naturale, inoltre, valorizza la più grande collezione tedesca delle opere di Andy Warhol, ma non mancano anche altri celebri artisti come Richter. LaLenbachhausè una villa neoclassica che fu residenza residenza del principe-pittore Franz Von Lenbach. In questo luogo di eleganza, Kandinsky e Klee dialogano con l’arte urbana e visiva. Il museo racconta l’arte sotto qualsiasi forma e linguaggio, riuscendo ad avvicinare ogni generazione. Non amo la folla e, soprattutto, detesto i grandi marchi che si trovano ovunque nel mondo. Così, per fuggire dal centro di Monaco, che è pieno di entrambe le cose, ho raggiuntoGlockenbachviertel, quartiere considerato trendy per i locali ma che è sede di alcuni deliziosi negozi indipendenti dove trovare solo designer tedeschi. Personalmente mi sono persa all’interno di 7 Himmel, piccolo ma ben fornito negozio di abbigliamento originale e colorato. Schwittenberg, che si trova però nella zona dei musei, è invece un interessante concept store con abbigliamento e accessori di bella fattura, anche se abbastanza costosi. Per una merenda o un pranzo veloce, scegliere ilCafé Luitpold: la storica caffetteria 2 forchette Michelin ha un’allure elegante ma informale. L’omonima torta a cinque strati cin crema al Riesling e copertura di cioccolato fondente è da provare. Per cena, evitate le inflazionate birrerie Augustiner e HB, che non sono più all’altezza per quanto riguarda il cibo, maoptate per uno dei tanti ristoranti vietnamiti(l’Annam Grill è davvero ottimo) o per una classica schnitzel allaSchiller Bräu: dicono che sia la più buona della città. Ricordate però di prenotare in anticipo.