SAI, LA GENTE È ANCORA STRANA, MIMI’

SAI, LA GENTE È ANCORA STRANA, MIMI’

DI CLAUDIA SABASai, la gente è strana, Mimì …E dal 12 maggio 1995 non è cambiata molto.Mimi’ alias Mia Martini.Voce, passione e vittima del pregiudizio.In lotta perenne con se’ stessa.Determinata e fragile ma con il grande pregio di essere sempre se’ stessa.Libera.Una voce potente come poche e calda come un abbraccio.Una storia piena di pregiudizi, porte sbattute in faccia, di maldicenze e cattiveria.Ma la gente è strana, Mimi’.E Mia Martini lo aveva imparato presto, nella sua vita così spesso tormentata.Un vita di grandi successi ma anche di grandi difficoltà.Suo padre se ne era andato di casa quando aveva solo 11 anni.E da allora, la musica, non l’aveva mai abbandonata.Mia come Mia Farrow, la sua attrice preferita.Una carriera costellata di successi e sconfitte.Di brani che hanno segnato i suoi e nostri anni, amori e disamori.I nostri momenti tristi di un addio, le nostre lotte.Con ‘Piccolo uomo’ vince il FestivalBar del 1972.Con Minuetto conquista le scene, i premi, il successo nazionale ed estero.Entrambi i brani conquistano il primo posto in hit parade.Charles Aznavour canta con lei e la trasforma in diva dell’Olympia di Parigi.“Non finisce mica il cielo”, è il brano che non vince a Sanremo perché ‘troppo sofisticata” e proprio per lei viene creato il Premio della Critica’ che oggi porta ancora il suo nome.Il 1982 è l’anno del pregiudizio, della maldicenza, della diceria che lei porti addirittura sfortuna.Lascia la musica per un po’ e torna al Festival nel ’92 con“Gli uomini non cambiano”.E continua con, “Almeno tu nell’universo”, Cu’mme, in coppia con Roberto Murolo, successi indimenticabili.Poi quel 12 maggio 1995, il corpo di Mimì viene ritrovato senza vita.“In una sera di maggio che stringe il cuore,che impedisce il passaggio, anche al dolore, una sera, una sera importante anche per Dio” .È il brano “Zona Venerdì”, un testo di dolore cantato e scritto da Loredana Bertè per descrivere quella notte che ha oscurato la vita di Mimi’ per sempre.12 maggio 1995.La notte in cui Mimì spegne l’interruttore della vita.Salita sui gradini più alti della musica e poi da lì, gettata di sotto e stroncata definitivamente.Perché ad una donna intelligente e piena di talento, non si perdona il successo senza compromessi.Senza sottomettersi a nessuno.E lei non si è mai piegata, neppure quando il venticello della calunnia e dell’invidia l’hanno investita con violenza.Quando la stupidità di un popolo è arrivata a credere che la sua voce potesse essere la sventura di qualcuno.Crudeltà di un mondo patinato e falso, come quello dello spettacolo, che oggi ipocritamente la loda.E la ricorda il giorno in cui, chiusa in quella casa di Cardano al Campo e sola, nel silenzio più assoluto, ha spento la sua voce al mondo per sempre.Mimì…47 anni e tanto ancora da donare.Ci ha lasciato così.Ciao Mimì…❤️