DUE QUESTIONI ESPULSE DAL DIBATTITO IN CORSO SULL’EUROPA

Vorrei proporre alla vostra attenzione (ammesso che vi interessi, naturalmente) due questioni completamente espulse, fino a oggi, dal dibattito in corso sull’Europa, sull’Euro e sulla formazione di una maggioranza di governo in Italia. Prima questione. Esistono le ragioni dei creditori? Mi spiego. Com’è universalmente noto il nostro debito pubblico ha superato i 2.300 miliardi di euro. Circa 600 miliardi di questa somma sono titoli comprati da investitori stranieri, quindi soldi che ci hanno prestato, e che gli investitori medesimi vorrebbero, ragionevolmente, veder tornare nelle loro tasche. Il resto del debito è in mani italiane, di cittadini e istituzioni che, anche loro, vorrebbero rivedere a casa alla scadenza prevista i titoli in ragione del loro valore nominale, più un piccolo interesse. Questi creditori, secondo voi, hanno voce in capitolo nella nostra vicenda politico /finanziaria, o ce ne possiamo fottere alla grande ? Nelle famose bozze uscite all’inizio della trattativa tra 5Stelle e Lega si parlava di 250 miliardi di debito da azzerare e da accollare alla Bce (ovvero ai partner dell’Europa). Se tirassimo questo bidone ai nostri creditori, avrebbero o no ragione di farci a pezzi sui mercati ? E se un governo 5Stelle / Lega uscisse dall’Euro con il famoso “Piano B” di Savona, ridenominando così il debito in nuove lire svalutate, avrebbero o non il diritto di incazzarsi a morte e, per dire, di confiscare gli asset italiani all’estero o di venirci a prendere a casa con le agenzie di recupero crediti? Ripeto quindi la domanda che merita secondo me una riflessione. Esistono le ragioni dei creditori? E quali sono? O ci sono solo quelle dei debitori? Seconda questione, Qui vorrei formulare una ipotesi del tutto inverosimile ma visto che ne succedono di ogni potrebbe anche verificarsi l’ennesimo colpo di scena. Visto che Salvini ha trascinato il M5S sul suo terreno, al punto che oggi Salvini è la star (avendo preso il 17 per cento dei voti) e Di Maio il comprimario (avendo preso il 32) , forse sarebbe il caso di ripensarci un momento, anche perchè mettere insieme la Flat Tax con il reddito di cittadinanza non si può. Ecco la questione. Secondo voi si può pensare a una ripresa del dialogo con il Pd di Maurizio Martina in modo da spingere la Lega con i suoi sovranisti alle vongole fuori dal campo? Si può pensare a un cambio di cavallo, via Di Maio e dentro un altro /a in grado di avviare nuovi contatti con personalità del Pd che da sempre dialogano con i 5 stelle come Michele Emiliano?