STATUE E MONUMENTI ABBATTUTI NELLA STORIA AL CAMBIO DI VINCITORI VALORI CULTURE E RABBIE

Il tempio di Erode. Partiamo dalla distruzione del ‘secondo tempio’ di Gerusalemme, il cosiddetto Tempio di Erode, il cui nucleo originario secondo la tradizione era stato edificato da re Salomone. Nel 66 d.C. i Romani, che avevano conquistato la città durante la prima guerra giudaica (che altro non fu che la dura repressione di una rivolta contro l’amministrazione di Roma), lo distrussero in pochi giorni. Il motivo addotto fu militare: nel tempio, trasformato in fortezza, si erano asserragliati gli ultimi ribelli e per sconfiggerli la distruzione era stata inevitabile. Il significato politico era però molto chiaro: Roma con quel gesto intendeva assoggettare al suo potere tutta la turbolenta Palestina e nello stesso tempo ammonire severamente chi ancora covasse sentimenti di ribellione. Come si è detto non fu il primo caso in assoluto di voluta distruzione di un simbolo dell’avversario ed altre ne seguirono per secoli e secoli… CONTINUA SU REMOCONTRO: