ALTRA STRAGE DI IMMIGRATI. MA NON E’ COLPA DEL MEDITERRANEO

ALTRA STRAGE DI IMMIGRATI. MA NON E’ COLPA DEL MEDITERRANEO

Una nuova tragedia nel nostro Mediterraneo. L’ennesima strage di migranti morti nel tentativo estremo di salvare i propri destini, quelli dei loro figli.E questa volta è strage di donne.Sono ormai tre giorni che al largo della Tunisia, in prossimità di Sfax, mezzi di soccorso (pochi) e le reti dei pescherecci stanno recuperando i corpi ormai devastati di tante donne, dei loro bimbi.Questa volta il nostro amato mare non ha avuto pietà.Al momento sarebbero quasi quaranta e fra di loro venticinque sono donne. Finiscono allineati sul molo in quei sacchi neri di plastica pesante.Lentamente si comincia a capire cosa può esser successo in questo lembo di mare.Lasciato il deserto, le violenze erano salite, piene della loro ultima speranza, a bordo di un’imbarcazione che poco dopo sarebbe affondata al largo dell’arcipelago delle Kerkhennah vicino Sfax.Ventidue donne, una di loro era a fine gravidanza e tre di quei sacchi contengono dei bambini piccoli, di una età intorno ai 3-4 anni. Oltre a loro altri nove i corpi di uomini e fra questi quello di un tunisino di 48 anni che si dice sarebbe stato al timone dell’imbarcazione che all’improvviso si è rovesciata. Il nostro mare non ha avuto pietà, o forse siamo noi che cerchiamo un alibi per dare la colpa al Mediterraneo.