AGENZIA DELLE ENTRATE: CIRCOLARE NUMERO 14, VIA LIBERA AL BONUS AFFITTI

AGENZIA DELLE ENTRATE: CIRCOLARE NUMERO  14, VIA LIBERA AL BONUS AFFITTI

Con la circolare n. 14 del 6 giugno, l’Agenzia delle Entrate fornisce i primi chiarimenti “di carattere interpretativo e di indirizzo operativo” per la fruizione del credito d’imposta relativo ai canoni di locazione ad uso non abitativo e affitto d’azienda. E’ stato reso disponibile con la risoluzione n. 32 anche il codice tributo per la compensazione. Attraverso il comunicato si spiega il  modo in cui funziona il cosiddetto ‘bonus affitti’ previsto dal Decreto Rilancio. Grazie a questa misura (operativa dal 6 giugno), imprese, commercianti, agricoltori ed Enti no profit, potranno pertanto utilizzare il credito d’imposta per il 60% dell’affitto, grazie al ‘codice tributo’ e alla circolare esplicativa dell’Agenzia. Lo ha annunciato anche il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri in un tweet: “Da oggi operativo il#bonusaffittiprevisto da#decretoRilancio. Imprese, commercianti, agricoltori, enti no profit grazie al codice tributo e alla circolare esplicativa di@Agenzia_Entratepotranno utilizzare il credito d’imposta per il 60% dell’affitto. Un aiuto alla ripartenza.” Semaforo verde dunque al credito d’imposta per i canoni di locazione degli immobili ad uso non abitativo e affitto d’azienda. E’ già disponibile il codice per la compensazione, secondo la circolare esplicativa diffusa dal sito dell’Agenzia delle Entrate. Sono stati chiariti tutti i dettagli riguardanti le imprese, autonomi ed Enti non commerciali. Da sabato 6 giugno è possibile utilizzare il credito d’imposta del 60% del canone mensile per la locazione, il leasing o la concessione di immobili a destinazione non abitativa, diretti allo svolgimento di attività di carattere industriale, commerciali, artigianali e agricole. L’intervento, come si è precisato, è stato reso attivo con la risoluzione n. 32/E con la quale è stato istituito il codice tributo ‘6920’, il quale rende possibile alle imprese la compensazione attraverso il modello F24, semplicemente con l’utilizzo dei servizi telematici dell’AdE. Il ‘ bonus affitti’ si potrebbe definire un’agevolazione fiscale sotto forma di credito d’imposta, riconosciuta a chi svolge attività d’impresa, ma può anche riguardare un’arte o professione, con risultanze di ricavi e compensi non superiori ai 5 mln di euro registrati nel corso del 2019. La circolare n. 14,a firma del Direttore dell’Agenzia Ernesto Maria Ruffini, è consultabile tramite il sito ufficiale, e introduce già i primi chiarimenti sulle modalità di utilizzo dell’intervento previsto dall’art. 28 del Decreto Rilancio. In particolare i requisiti riguardano l’accesso e le modalità di fruizione del credito, ma vi sono note esplicative che riguardano soprattutto i beneficiari, dei quali fanno parte anche i forfettari e gli Enti no profit (compresi quelli del terzo settore, religiosi civilmente riconosciuti, purché svolgano attività istituzionali di interesse generale). Nella circolare l’AdE chiarisce quali sono i soggetti che possono inoltrare richiesta per beneficiare del bonus sul canone di locazione e quali i requisiti da tenere presente, qual è il valore del ‘sussidio’ e in che modo debba essere speso. Si tratta di un documento praticamente indispensabile al fine di fare chiarezza su uno degli  interventi più attesi dal cosiddetto Decreto Rilancio. Tale beneficio, o bonus, interessa infatti potenzialmente decine di migliaia di attività produttive e commerciali, le quali, a causa dell’emergenza Covid-19 sono state costrette a chiudere. Il beneficio – ossia il credito d’imposta per canoni di locazione degli immobili a uso non abitativo e affitto d’azienda – spetta dunque a chi svolge attività d’impresa, arte o professione, che consegua ricavi o compensi non superiori a 5 mln di euro nel periodo precedente d’imposta, rispetto a quello in corso alla data di entrata in vigore del Decreto Rilancio. Il beneficio si riconosce alle strutture alberghiere e agrituristiche, a prescindere dall’entità dei ricavi registrati nel periodo d’imposta precedente. Al fine della fruizione del bonus affitti si richiede il rispetto di un requisito che è fondamentale, ossia bisogna dimostrare che i ricavi relativi alla propria attività sono diminuiti di almeno il 50% durante i mesi del lockdown, da marzo a maggio 2020. Vediamo come funziona il bonus affitti. In primis lo sgravio fiscale previsto per sostenere le attività produttive e commerciali, si applica con misure diverse, ovvero: *  Credito d’imposta pari al 60% se riguarda i canoni di locazione per immobili ad uso non  abitativo Per potere beneficiare del credito d’imposta è comunque necessario che i canoni siano stati effettivamente versati, pertanto l’agevolazione risulterà sospesa fino al momento in cui la pendenza nei confronti del proprietario dell’immobile, o titolare dell’attività, non sarà saldato. E’ inoltre da tenere presente che il credito d’imposta si riconosce su base mensile, il che significa che la verifica del calo dei ricavi deve essere effettuata mese per mese, e non sulla base di un totale dei ricavi riguardanti le tre mensilità. Per questa ragione l’agevolazione potrebbe riguardare un singolo mese e non l’intero ammontare che è stato versato nel trimestre.