RIPOSA IN PACE, LEGGE 104 | Lo Stato Italiano l’ha eliminata per sempre: passato il comunicato ufficiale
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Cambiano le regole per chi usufruisce delle agevolazioni legate alla disabilità: ecco cosa sta succedendo davvero alla legge 104.
La Legge 104 è da oltre trent’anni uno dei punti di riferimento principali per la tutela delle persone con disabilità in Italia.
Entrata in vigore nel 1992, ha garantito diritti fondamentali sia a chi vive una condizione di disabilità grave sia ai familiari che se ne prendono cura ogni giorno.
Si tratta di una norma pensata per favorire l’inclusione sociale e lavorativa che permette l’utilizzo di strumenti concreti come permessi retribuiti, congedi e agevolazioni economiche.
Nel tempo è stata aggiornata più volte, adattandosi ai cambiamenti della società e alle nuove esigenze delle famiglie. Oggi, però, si parla di una possibile revisione profonda che potrebbe modificare in modo significativo molte delle regole attuali.
I principali benefici della Legge 104 e chi può usufruirne
Grazie alla Legge 104, milioni di cittadini hanno potuto contare su tutele fondamentali. Tra le più importanti c’è il diritto a tre giorni di permesso retribuito al mese, concessi ai lavoratori che assistono familiari con disabilità grave. La legge riconosce anche la possibilità di richiedere un congedo straordinario, della durata massima di due anni, per chi si prende cura di un parente disabile convivente.
Sono previste anche delle agevolazioni fiscali molto importanti per l’acquisto di strumenti, veicoli o ausili utili a migliorare la qualità della vita della persona disabile. Questi benefici permettono a molte famiglie di gestire con maggiore serenità le necessità quotidiane e di affrontare le difficoltà economiche e lavorative legate all’assistenza continua di un familiare in condizione di fragilità.

Quando si perdono i benefici della Legge 104: casi di decadenza
Non tutti sanno, però, che i vantaggi previsti dalla Legge 104 non sono permanenti: possono “morire” se vengono meno le condizioni che ne hanno giustificato l’approvazione. In particolare si perde il diritto se la disabilità grave non è più riconosciuta, oppure se il familiare assistito muore o viene ricoverato a tempo pieno in una struttura sanitaria, salvo eccezioni documentate. Anche i permessi mensili non utilizzati non si accumulano e vanno persi, perché il diritto si rinnova di mese in mese.
Inoltre, un uso scorretto o improprio dei permessi può portare alla revoca dei benefici da parte dell’INPS o del datore di lavoro. In caso di controlli, se viene accertato che non ci sono più i requisiti richiesti, tutti i vantaggi possono essere sospesi o revocati. In questi casi, quindi, lo Stato italiano elimina la possibilità di usufruire della legge 104.
