Ultim’ora: dall’1 gennaio addio all’Euro, torniamo indietro di 25 anni | “Si stava meglio quando si stava peggio”
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La moneta unica dell’Europa cambia volto: ecco a partire da quando e in che modalità l’euro verrà rimpiazzato da un altro tipo di denaro. Un passo avanti o un passo indietro?
Da settimane cresce la curiosità per quello che molti definiscono un “ritorno al passato travestito da futuro”. L’Europa si prepara infatti a una delle trasformazioni economiche più grandi degli ultimi decenni.
Si va verso la progressiva sostituzione dell’euro tradizionale. Non si parla di una semplice innovazione, ma di un cambiamento che potrebbe ridisegnare il modo in cui cittadini e imprese gestiscono il denaro.
A distanza di venticinque anni dall’arrivo dell’euro cartaceo si torna a discutere di moneta, sovranità e fiducia nell’economia europea, mentre cambia del tutto il rapporto quotidiano con i soldi.
L’idea di dire addio alle banconote e alle monete suscita emozioni contrastanti: c’è chi guarda avanti, affascinato dall’idea di una finanza più sicura e moderna, e chi invece teme di perdere il contatto con la realtà del denaro fisico.
L’Europa verso la moneta digitale: addio all’Euro così come lo conosciamo
La Banca Centrale Europea ha avviato dal 2023 una lunga fase di preparazione per l’introduzione dell’euro digitale, un progetto che punta al debutto ufficiale nel Capodanno del 2029. Nei prossimi mesi si deciderà se proseguire con l’iter operativo, che prevede una prima sperimentazione nel 2027 e l’approvazione definitiva del regolamento nel 2026. L’obiettivo è creare una valuta digitale europea stabile, sicura e indipendente dai grandi colossi americani come Visa, Mastercard o PayPal, che oggi gestiscono la maggior parte dei pagamenti online.
La BCE intende rafforzare la sovranità economica dell’Unione e garantire ai cittadini un nuovo strumento di pagamento pubblico e tracciabile, in grado di convivere con l’euro tradizionale almeno nella fase iniziale. Si tratta di un percorso che promette efficienza e innovazione, ma che richiederà tempo, regole chiare e infrastrutture adeguate in tutti i Paesi membri.

Come cambieranno i pagamenti e le banche con l’euro digitale
Con l’arrivo dell’euro digitale, ogni cittadino potrà avere un portafoglio elettronico, chiamato wallet, collegato alla propria banca o a un intermediario autorizzato. Sarà possibile trasferire sul wallet una parte del denaro dal conto corrente e usarla per pagare nei negozi, online o anche tra privati. Il sistema funzionerà anche senza connessione internet, per garantire a tutti la possibilità di operare ovunque. A differenza delle carte di credito o delle app di pagamento, l’euro digitale sarà moneta emessa direttamente dalla BCE, quindi con valore reale, come una banconota.
Le banche dovranno però adattarsi e serviranno nuove piattaforme informatiche e una gestione più attenta dei depositi, visto che parte del denaro circolerà in forma digitale. Per mantenere l’equilibrio del sistema, si pensa a un limite massimo di euro digitali detenibili da ogni persona, in modo da evitare squilibri nei conti bancari tradizionali.
