Assegno unico 2025 | INPS ha aggiornato importi e soglie ISEE: chi incassa di più e da quando
Assegno unico (Investireoggi) - Alganews
Dal 2025 l’INPS introduce nuovi importi e soglie ISEE per l’Assegno Unico Universale: gli adeguamenti riguardano famiglie con figli, maggiorazioni per nuclei numerosi e aggiornamenti automatici legati all’inflazione.
L’Assegno Unico, la misura che dal 2022 sostiene economicamente le famiglie con figli a carico, entra nel nuovo anno con alcuni ritocchi significativi. L’INPS ha infatti pubblicato gli aggiornamenti per il 2025, ricalibrando importi e soglie ISEE in base alla rivalutazione ISTAT. L’obiettivo è mantenere il potere d’acquisto dei nuclei beneficiari, in un contesto economico ancora incerto e con prezzi in crescita moderata. L’adeguamento automatico, previsto dalla normativa, comporta un incremento medio del 5%, che si traduce in qualche decina di euro in più per molte famiglie.
La misura resta universale, cioè destinata a tutte le famiglie con figli fino ai 21 anni (senza limiti d’età in caso di disabilità), ma l’importo varia in base all’ISEE e alla composizione del nucleo. Le nuove soglie 2025 fissano la fascia minima e massima di contribuzione, ampliando leggermente la platea di chi potrà beneficiare degli importi più alti. L’INPS ha anche chiarito le modalità di calcolo per chi presenta variazioni familiari o reddituali nel corso dell’anno.
Importi aggiornati e nuove fasce ISEE
Secondo le tabelle diffuse dall’Istituto, l’importo base per ciascun figlio a carico parte da circa 58 euro mensili per ISEE superiori alla soglia massima e può superare i 190 euro per ISEE molto bassi. Gli adeguamenti riguardano anche le maggiorazioni previste per figli minori di un anno, per le famiglie numerose e per i genitori entrambi lavoratori. Le famiglie con tre o più figli potranno contare su un incremento aggiuntivo che può raggiungere i 100 euro mensili complessivi, a seconda del reddito dichiarato.
Restano confermate le maggiorazioni per le madri under 21 e per i figli con disabilità, con un adeguamento proporzionale all’aumento generale. L’INPS ha inoltre semplificato il sistema di comunicazione: chi ha già presentato l’ISEE aggiornato non dovrà inoltrare nuove domande, poiché gli importi verranno adeguati automaticamente. L’Assegno Unico continua così a essere modulato in base alla situazione reale del nucleo, evitando la perdita di benefici per effetto delle variazioni economiche o familiari.
Come verificare gli importi e ottenere le maggiorazioni
Le famiglie possono consultare i nuovi valori direttamente nell’area riservata del portale INPS, dove sarà disponibile il prospetto aggiornato degli importi spettanti a partire da gennaio 2025. Chi presenta un ISEE più favorevole entro marzo potrà ricevere anche gli arretrati delle maggiorazioni eventualmente spettanti, con accredito automatico sullo stesso conto corrente utilizzato per i mesi precedenti. È importante, ricorda l’INPS, verificare che l’ISEE sia in corso di validità e che i dati anagrafici siano corretti, in particolare per i figli prossimi alla maggiore età.
Tra le modifiche di maggiore impatto, spiccano le correzioni legate ai redditi medi: alcune famiglie che nel 2024 si collocavano nella fascia intermedia vedranno un piccolo aumento dell’importo mensile, mentre per i redditi più alti il valore resterà sostanzialmente invariato. L’Istituto conferma che tutte le operazioni di aggiornamento avverranno in automatico, senza necessità di nuove richieste. Con questi ritocchi, l’Assegno Unico 2025 si consolida come una delle misure di sostegno più stabili e prevedibili per le famiglie italiane, garantendo un aiuto concreto e continuativo alla crescita dei figli e al bilancio domestico.

