MALTA ACCOGLIE I MIGRANTI DELLA NAVE DIROTTATA DAI PIRATI PER NECESSITÀ

MALTA ACCOGLIE I MIGRANTI DELLA NAVE DIROTTATA DAI PIRATI PER NECESSITÀ

Il caso del mercantile El Hiblu 1 è arrivato dunque a conclusione.La nave che era stata dipinta come un veliero nelle mani dei pirati ha concluso la sua breve odissea nel porto di Malta.Già alle 9.30 del mattino sono iniziate le operazioni di sbarco dei migranti. Nessun brigante, nessun corsaro fra quelli genti, come qualcuno aveva cercato di dipingere.Alcuni di loro una volta scesi a terra si sono inchinati a baciarla. Il primo a scendere è stato un bimbo di pochissimi mesi in braccio a una mamma. I migranti una volta sbarcati sono stati accompagnati a bordo di alcuni mezzi della polizia che li hanno portati all’Initial Reception center a Marsa, la cittadina portuale di Malta dove presenteranno la domanda di asilo. Per i cinque uomini, individuati come i dirottatori della nave, sono arrivati gli arresti da parte dalla polizia maltese.Tutto era iniziato il giorno prima quando una nave mercantile aveva salvato le esistenze ammassate a bordo di uno dei tanti gommoni carichi di migranti che continuano a cercare di attraversare il Canale di Sicilia.Aveva risposto alla legge del mare ed a quella del diritto internazionale salvando delle vite umane probabilmente allo stremo:108 persone di cui 37 donne e 71 uomini.Il cargo li aveva raccolti ma aveva anche deciso di consegnarli a quanti, grazie ai finanziamenti italiani ed in parte europei, si fanno gendarmi dei confini occidentali lungo le coste libiche.Alla notizia che il cargo avrebbe fatto marcia indietro per sbarcare il suo “carico” umano ai libici deve essere scoppiata una disperazione generale che poi si è ben presto trasformata in rivolta.Il pensiero di andare a finire in qualche lager in mezzo al deserto, di tornarci di nuovo, deve aver fatto prendere a qualcuno una decisione altrettanto drammatica: dirottare il cargo e fare rotta verso l’Europa.Il mercantile El Hiblu, battente bandiera della Repubblica di Palau nell’Oceano Pacifico, con comandante turco ed equipaggio di soli sei uomini ha così iniziato procedere a una velocità di poco meno di dieci nodi l’ora. Nulla si sa di quanto sia avvenuto a bordo dopo l’allarme dato dal comandante che avrebbe comunicato di essere stato dirottato.Non abbiamo saputo di minacce gravi o scontri, non sappiamo niente delle ragioni degli uni né di quelle degli altri. Quando la nave è poi entrata nelle acque maltesi la marina militare, ha abbordato il cargo e ne ha preso il controllo senza colpo ferire, senza alcun atto di violenza.Trascorse qualche ora, sotto il controllo maltese, la nave è stata fatta attraccare al Boiler Wharf, lo stesso molo dove sbarcarono i migranti della nave Aquarius a settembre dell’anno scorso. “Bene l’intervento militare di Malta – commenta il vicepremier, Matteo Salvini – È la dimostrazione che l’immigrazione è gestita da criminali e va bloccata con ogni mezzo lecito necessario”.Completamente diversa la reazione da parte dell’Osservatore Romano.“Dirottatori per necessità” così ha titolato in prima pagina, il quotidiano della Chiesa sulla vicenda”avevano dirottato la nave, pur di non essere riportati a Tripoli”, e navigato verso Malta. “Quella appena trascorsa nel Mediterraneo è stata una notte di forte tensione, dopo il ritiro dei mezzi dell’operazione Sophia”, ha scritto il giornale vaticano: “tutto mentre i trafficanti hanno ripreso a mettere in mare, complici le buone condizioni meteorologiche, un gommone dietro l’altro”.