SPARÒ A UN LADRO E LO UCCISE. INVITATO AL SENATO

SPARÒ A UN LADRO E LO UCCISE. INVITATO AL SENATO

Il 27 marzo 2019, il Senato ha approvato la riforma sulla legittima difesa. Per l’occasione, Matteo Salvini ha convocato a Roma Mario Cattaneo, l’oste di Gugnano che il 10 marzo del 2017 esplose un mortale colpo di fucile a un ladro che si era intrufolato nella sua proprietà per rubare alcuni pacchetti di sigaretta e circa una sessantina di euro. Cattaneo è adesso accusato di eccesso di legittima difesa e il 5 aprile sosterrà la quarta e forse ultima udienza del suo processo.Il ministro dell’Interno aveva visitato l’osteria pochi giorni dopo l’accaduto, mostrando da subito la sua calorosa vicinanza al commerciante. Su Twitter lo aveva definito: «una brava persona aggredita. Io sto con Mario, io sto con chi si difende, sempre». Lo stesso giorno, il senatore della Lega Roberto Calderoli e l’ex segretario leghista Umberto Bossi avevano anch’essi visitato l’osteria.Con la riforma dell’articolo 52 del codice penale, che ovviamente non ha valore retroattivo, si ammetterà sempre la legittimità della difesa: «se taluno legittimamente presente nell’abitazione altrui, o in un altro luogo di privata dimora, o nelle appartenenze di essi, usa un’arma legittimamente detenuta o altro mezzo idoneo al fine di difendere la propria o la altrui incolumità, i beni propri o altrui, quando non vi è desistenza e vi è pericolo di aggressione».L’assessore alla sicurezza della Regione Lombardia, Rocco De Corato, ha comunicato che aiuterà Cattaneo nelle esose spese legali sostenute per il processo penale. Il rimborso, pari a circa 30mila euro, è previsto dalla legge regionale 17 del 2015 e dal successivo regolamento del gennaio 2016. Difatti, l’indagato, o imputato, può ottenere fino a 30mila euro per far fronte a parcelle di avvocati e perizie.