DONNE, QUANDO UN “NO” DIVENTA “SI”

DONNE, QUANDO UN “NO” DIVENTA “SI”

DI CLAUDIA SABAAvete mai provato la paura da vicino?La paura che paralizza e che ti fa sorridere anche se vorresti urlare?Quella paura talmente radicata che appena incontri una determinata persona ti uniformi al suo volere?Credo che in pochi l’abbiano provata così da vicino.Ma chi la prova, chi la vive, chi ha imparato a respirarla troppo spesso, sa che deve stare ferma sperando che “tutto” finisca presto.Che deve anche sorridere al suo carnefice.Tu lo sai bene che è meglio non ribellarsi.Che tanto è inevitabile.Che lui, o loro tre, saranno sempre più forti di te.Tanto poi finisce, ti dici.Tanto, poi passa tutto, ti racconti.E così ti lasci coccolare dalla speranza, per arrivare prima alla “fine” con l’illusione che non sia mai accaduto nulla.E quando finisce sai che non puoi scappare a gambe levate,perché lui, loro, possono tornare indietro a picchiarti.In fondo questa ragazza che ha deciso di farsi stuprare da tre ingenui individui dentro un ascensore all’interno della stazione della Circumvesuviana che cos’è?Solo una povera demente, una psicopatica, una affamata di sesso.Una dalle facili bugie.E se denuncia ma chi mai le crederà?In un mondo civile la volontà di un rapporto si manifesta, si desidera, si esprime con un: sì.Ma nel mondo prevaricatore, quello dell’uomo che comanda, si deve intuire.In fondo non l’ha mica detto a chiare lettere:”no”.E quindi è un si perché chi tace acconsente.È tutto scritto in quell’atteggiamento,nel non opporsi in maniera decisa, da eroina superdotata.Se non scappa, se non urla, se non attira in qualche modo l’attenzione degli altri, allora vuol dire che lo vuole anche lei.Che ci sta.Che gode, che prova piacere, che in fondo è solo una puttana.A che serve piangere sopra una panchina dopo esserti per troppo tempo trattenuta?Sono soltanto affari tuoi mia cara!Meriti di essere messa al rogo come le streghe, in piazza e poi bruciata viva dalla folla che ingiuria e giudica, contenta che sia capitato a te.Una folla impazzita che ti deride e ti urla contro.“All’osservazione psicologica, la paziente presenta: uno stato emotivo inizialmente contenuto che nel corso del colloquio si apre a frequenti reazioni di pianto in collegamento con le parti del racconto traumatico più duro. Si rileva una notevole capacità mnemonica, rappresentata dalla descrizione puntuale di dettagli. Nel contempo, le relazioni sessuali con i tre individui non sono sempre limpide perché rientrano nella cosiddetta memoria traumatica che fornisce una sorta di scudo difensivo […] Tutti questi elementi desunti dal racconto della vittima, accompagnati da vissuti coerenti di disperazione ed ansia, indicano la presenza di uno stato traumatico correlato allo specifico evento di violenza sessuale, deponendo per una totale assenza di consensualità da parte della ragazza”.Questo è l’estratto del referto medico stilato dai medici mostrato ieri sera a “Quarto Grado”.Il Tribunale del Riesame ha disposto la liberazione di Raffaele Borrelli, Alessandro Sbrescia e Antonio Cozzolino arrestati un mese fa dopo le dichiarazioni della giovane di 24 anni che asseriva di essere stata stuprata.Invece, per i giudici, non esisterebbero prove certe dello stupro.Eppure il referto medico lo aveva confermato.Mentre la giovane ha continuato a ripetere:”Hanno abusato di me. Se li ho salutati è perché avevo paura che potessero picchiarmi”.Nessuno ti ha creduto.E quindi, cara ragazza, chi te lo fatto fare?Ora hai imparato che, prima di accusare un maschio, non devi mai essere stata in cura psichiatrica, non devi aver mai avuto precedenti penali o assunto alcun tipo di farmaco, devi indossare mutandine normali e non un tanga, devi essere in grado di dimostrare ogni virgola di ciò che ti è accaduto.Ma cosa importa se tu eri terrorizzata e ti muovevi come un automa.Che sorridevi ai tuoi carnefici perché avevi paura!Ricordati cara ragazza, che per fare certe cose, devi anche essere di buona famiglia perché se sei povera e indigente, nemmeno un avvocato per difenderti dall’accusa di aver denunciato, potrai permetterti.