RIMBORSO A DUE VELOCITÀ PER I TRUFFATI DALLE BANCHE
Dopo le tensioni delle scorse settimane e l’incessante pressing dei due vicepremier sul ministro dell’Economia,il governo ha finalmente sciolto il nodo dei rimborsi per i truffati dalle banche. Si è tenuto nel primo pomeriggio a Palazzo Chigi la riunione tra il premier Conte, il ministro Tria e le associazioni dei risparmiatori truffati, diciannove le sigle presenti. E’ bene precisare cheè passata la linea Tria, quella che il ministro dell’Economia ha concordato con la commissaria Ue Margrethe Vestager eche prevede due binari per i rimorsi.Una linea che sembrerebbe andare stretta a Di Maio che avrebbe preferito, come ha più volte dichiarato, rimborsi a pioggia e senza vincoli o certificazioni varie da enti preposti, come Consob o Anac per stabilire il chi e il quanto andasse rimborsato.Una linea accettata da 17 delle 19 sigle presenti,le altre due si riservano di decidere dopo aver esaminato i decreti attuativi. Il punto dell’accordo prevede risarcimenti automaticiper quanti abbiano un reddito imponibile fino e non oltre i 35 mila euro, in alternativa un patrimonio mobiliare fino a 100 mila euro. Superate queste cifre si procederà conun arbitrato ‘standardizzato’, ovvero sarà una commissione tecnica di 9 esperti indipendenti a decidere in merito, non caso per caso ma per grandi categorie. Al tavolo del Consiglio dei Ministri, in calendario per domani, ancheil decreto per sboccare una situazione che perdura da tempo e va risolta, incalzano i due vicepremier perché le promesse vanno mantenute. Al probabile decreto di domaniseguiranno i decreti attuati firmati dai funzionari del Mef, ma prima occorre modificare la legge di bilancio, precisa Tria, all’interno, della quale è previsto un fondo ad hoc di 1,5 miliardi di euro da spalmare in tre anni. Doppio binario flessibile dunque per i truffati dalle banche. Una grande conquista, sottolinea Massimo Bitonci, sottosegretario al Mef perché è la prima volta che la Ue dà il via libero ad unrimborso ‘massivo’
