QUANDO VINCE LO STATO: A VIBO GLI ARRESTI, A LIMBADI IL CONCERTO

QUANDO VINCE LO STATO: A VIBO GLI ARRESTI, A LIMBADI IL CONCERTO

Che Vibo sia terra di ‘ndrangheta viene evidenziato non solo dal clima che regna a Limbadi ad un anno dall’autobomba che uccise Matteo Vinci.Proprio oggi sono stati eseguiti 31 arresti dalla Polizia di Stato nell’ambito dell’operazione condotta dal Servizio centrale operativo e dalla Questura di Vibo Valentia, sotto le direttive della Procura antimafia di Catanzaro.La cosca colpita nell’operazione é quella cosiddetta dei “piscopisani”, così chiamata perché ha la sua base operativa nella frazione “Piscopio” di Vibo Valentia. La cosca di ‘ndrangheta dei “piscopisani” voleva rimpiazzare quella dei Mancuso, storicamente dominante sul territorio, nel controllo delle attività illecite in una vasta area comprendente Vibo Valentia ed alcune frazioni.É quanto emerso dall’inchiesta condotta dalla Procura antimafia di Catanzaro, diretta da Nicola Gratteri, che stamattina ha portato all’operazione della Polizia di Stato, denominata significativamente “Rimpiazzo”. Il tentativo dei “piscopisani” di spodestare i Mancuso fu la causa di uno scontro tra i due gruppi che provocò alcuni omicidi.Intanto la società civile di Limbadi ha deciso di ritrovarsi assieme lo stesso per il concerto in memoria di Matteo Vinci, malgrado la Diocesi abbia negato l’autorizzazione a far svolgere l’iniziativa nella chiesa parrocchialeA questo proposito la mamma di Matteo, Sara Scarpulla ha rilasciato questa dichiarazione che ben rappresenta il rammarico suo e di quanti erano cari a suo figlio:“Ormai abbiamo risolto diversamente. Il Comune ci ha concesso i locali dove poter ricordare nostro figlio. Ma non c’è alcun problema perché la Chiesa verso la quale non ho mai avuto niente in contrario non è l’unico luogo sacro, anche la nostra casa è un luogo sacro. Per qualche tempo ho anche frequentato la chiesa evangelica. La mia famiglia da sempre è credente, ma non amiamo identificarci con una religione in particolare. Anche Matteo era così. Personalmente ho sempre letto la Bibbia e continuo a leggerla perché ho Cristo nel mio cuore e tutti siamo uomini non perfetti. Purtroppo, l’omertà non è dei giovani, ma è prerogativa di chi è chiamato a seguirci e guidarci”.