ABBIAMO SBAGLIATO SALA
Sono tre gli elementi che caratterizzano questa farsesca stagione politica, e l’ircocervo che annaspa dai banchi del governo ne fornisce una rappresentazione quasi letteraria. Incapacità, contraddizioni e disprezzo delle regole. Paradossalmente ma del tutto organico ai tempi che viviamo, il consenso politico non dipende più dalla bontà della proposta ma invece dall’abilità di nascondere sotto una valanga di dichiarazioni ed esibizioni ad effetto il guazzabuglio politico, programmatico e comportamentale che è diventato la cifra di Lega e M5S. “Porti sigillati per i trafficanti di esseri umani”tromboneggia il Salvini, e nessuno gli ride in faccia ricordandogli che le navi a cui ha impedito l’approdo contenevano appunto esseri umani, suddivisi tra profughi, soccorritori volontari e persino militari italiani. “Onestà e legalità”è il mantra del M5S che ci suggestiona dal suo primo vagito fino alle cronache di oggi, ma è senza nessun imbarazzo che il Di Maio ha ordinato ai suoi di sottrarre il Salvini al giudizio di quella Magistratura che pretende di difendere. Delle regole neppure mette conto parlarne. Dalle candidature virtuali alle violazioni del silenzio elettorale, dalle invasioni di campo al ricorso al voto di fiducia e così via fino alle turpi sceneggiate a base di divise militari, di ruspe, di salvatori di patrie, partiti, aziende, banche e bancarelle… Avremmo voluto vedere un film storico, e invece siamo alle battute finali di “Hollywood Party”.
