ZINGA-VIRGI. LA POSTA DEL CUORE
Le unioni che funzionano meglio non sono quelle dove i partner si assomigliano come due gocce d’acqua, e neppure quelle dove a suon di preghiere e ricatti ci si costringe a modificazioni contro natura della propria essenza. Maggiori garanzie offrono le unioni dove le parti compensano reciprocamente le carenze poggiando su alcune basi comuni un confronto continuo anche aspro purchè pieno di rispetto. Introduzione in stile “La posta del cuore” ispirata dalle interviste della Raggi e di Zingaretti di ieri sera, da Formigli a Piazzapulita. Chi ha visto il crescendo di giustificatissima aggressività della Raggi avrà capito che lo “strascìno nel vicolo” a cui stiamo assistendo a vari livelli istituzionali non è affatto la vecchia manfrina del“good cop, bad cop”organizzata per le prossime elezioni europee ma una vera guerra dichiarata. Trattandosi di politica non si può neppure immaginare quella fase ipocrita del“voglio stare un po’ per conto mio”che prelude alla separazione definitiva, in casa gialloverde volano gli stracci e le valigie sono già allineate in corridoio. Come nei romanzi rosa c’è un amante respinto pronto a cogliere l’occasione, ed è a quell’amante che Zingaretti ha dato voce subito dopo, sfoggiando la massima divaricazione di toni concessa dal ruolo di oppositore che gli compete. A pensarci bene, questa “liaison dangereuse” tra PD e M5S è nell’aria fin dalla sera in cui Crimi e Lombardi spernacchiarono il povero Bersani, ed oggi non solo sarebbe l’unica soluzione possibile alle rispettive condanne all’insignificanza elettorale, ma costituirebbe un solido argine alle velleità totalitarie di Salvini, Meloni e compagnia cantante. Sempre a pensarci bene, il M5S sarebbe portatore di quell’afflato statalista che nella sua sede naturale era finito nel tritacarne insieme alle questioni morali e a quella quota di sano populismo a cui un partito popolare non può in nessun caso rinunciare. Dall’altro lato il PD metterebbe a disposizione un patrimonio immenso di cultura politica e sindacale e di esperienza che nessun meet-up potrà mai dare. Tornando all’introduzione da Donna Letizia, ciò che manca è soltanto il rispetto reciproco, ma quello nell’epoca dei tweet ossessivi e dei talk show a ripetizione non sarebbe difficile da recuperare. E diciamolo: Basterebbero un bagno di modestia ed un fiasco di Valium e Salvini sarebbe battuto.
