NON SOLO SIRI. SALVINI PREPARA ELEZIONI ANTICIPATE A OTTOBRE?

NON SOLO SIRI. SALVINI PREPARA ELEZIONI ANTICIPATE A OTTOBRE?

Si è aperto il vaso di Pandora sulla vicenda Siri, che questa volta rischia realmente di provocare una crisi di Governo perchè si aggiunge alle ultime vicende che hanno visto Matteo Salvini portare un chiaro attacco al primo cittadino di Roma. E ancora, le schermaglie incrociate sempre del ministro dell’Interno con il ministro della Difesa Giulia Trenta, in merito alla chiusura dei porti e non ultimi, i severi giudizi dell’altro vicepremier Luigi Di Maio sui “contatti” della Lega con gruppi troppo a Destra del panorama europeo. In seguito alla vicenda esplosa su Siri c’è un uomo, Paolo Arata, che fa da ponte fra la politica e gli interessi privati.“Armando Siri è il mio uomo”, così il faccendiere Arata descriveva il leghista Armando Siri, al suo socio palermitano. Per gli inquirenti c’era una fitta rete che colleva non solo il sottosegretario ai Trasporti, ma coinvolgeva anche altre figure istituzionali.Nelle pagine del fascicolo viene descritto come “portafoglio relazionale”. L’oggetto di verifica investigativa, comprende anche l’assunzione del figlio di Arata, Federico, assunto a Palazzo Chigi dall’infuente segretario alla presidenza Giancarlo Giorgetti (Lega). Federico Arata però sostiene che “Il ruolo era in iter come consulente esterno”. È lo staff di Giorgetti che conferma l’assunzione. Il contratto con il Dipartimento programmazione economica, è registrato dalla Corte dei Conti. La Lega continua a difendere la scelta fatta, definendo Federico Arata “persona preparata” inoltre si dice pronta ad “allegare il curriculum”. Una piovra dai vari tentacoli quella messa in atto da Paolo Arata all’interno della Lega e allargata al mondo “sovranista”. Proprio il figlio Federico ha fatto da mediatore con l’ideologo Steve Bannon, e più volte si è recato a Londra con Siri curando anche i contatti in Vaticano. L’inchiesta stabilirà lo scambio di interessi comuni tra la Lega e gli Arata e su cosa si basassero questi rapporti.Verranno verificati altri passaggi di denaro oltre ai 30mila euro che hanno portato Siri ad essere indagato.Ecco dunque che si controlleranno i provvedimenti legislativi che Siri ha caldeggiato per favorire la famiglia Arata.I giudici romani sono persuasi che i 30mila euro non sono solo stati promessi a Siri da Arata, ma che siano stati effettivamente elargiti. A tale proposito stanno esaminando i documenti cartacei e i file rinvenuti in seguito alle perquisizioni delle varie case e aziende.I Pm stanno valutanto inoltre tutte le foto degli incontri intercorsi tra Armando Siri e Paolo Arata. Contro Siri restano i principali accusatori gli uomini che collaborano direttamente con il capo politico del Movimento 5Stelle, Luigi Di Maio. Ascoltati due giorni fa dal procuratore aggiunto Paolo Ielo e dal sostituto Mario Palazzi, il capo di gabinetto Vito Cozzoli, la sua vice Elena Lorenzini e il sottosegretario grillino Davide Crippa. Tutti hanno confermato le “pressioni” di Siri per far passare il suo emendamento per gli impianti eolici. Questa vicenda va ad aggiungersi alle affermazioni fatte dal leader della Lega e vicepremier Matteo Salvini, che in un colloquio con l’assessore leghista al comune di Catania Fabio Cantarella ha detto: “Sarai il nostro capolista per il Senato. E preparati perché si vota a ottobre”.Salvini sembra sicuro del successo delle prossime elezioni europee e secondo alcuni osservatori politici pare stia preparando la strada alle elezioni anticipate.Seppure il leader del Carroccio oggi abbia dichiarato che “il Governo per lui e la Lega finirà il suo mandato”. Finirà il mandato? Eppure Salvini quel colloquio che doveva rimanere riservato lo aveva avuto una settimana prima che gli scoppiasse in faccia il caso Siri.Quindi nell’ambiente della Lega era già noto il suo intendimento. A questo punto potremmo aspettarci una reazione di Di Maio che: o riuscirà a riportare in assetto l’intesa di Governo o sancirà definitivamente la sua conclusione anticipata.