SRI LANKA 2005. QUEL CHE CONSERVO NEL CUORE DI QUEL PAESE

Nel cuore conservo quell’isoletta, Kinnyia, a ridosso del territorio tamil, Trinko Malee, sommersa per cinque minuti, quasi una nuova Atlantide: settantamila abitanti, tutti musulmani, più di mille morti e altrettanti fuggiti, per la paura. Vogliono tutti scappare, non sento ripetere altro. Il mare era la loro grande fortuna, adesso si sentono indifesi in mezzo all’oceano. Come dimenticare i sorrisi di quei bambini sopravvissuti. Inferno e paradiso.Colombo è piena di templi. Uno vicino all’altro, in pieno rispetto. Nella zona degli alberghi, verso il mare, c’è una stradina che ospita tutti i culti. E i fedeli si mischiano, sorridendo: qui sorridono tutti, è incredibile. E certo che in questi giorni c’è poco da stare allegri, ma i cingalesi hanno la gentilezza dentro, come gli orientali. La maggioranza del Paese è buddista, molti sono induisti, ma ci sono anche forti rappresentanze cristiane e mussulmane. Noi abbiamo due autisti. McKenzie è cristiano, Jamal mussulmano. Sono amici, anzi si adorano. Ieri, venerdì, ha riposato Jamal, domani domenica prenderà riposo McKenzie, in piena armonia. Questo Sri Lanka devastato dalla natura e dalla povertà è un grande esempio. Nella notte che ha fatto da passaggio fra un anno e l’altro hanno pregato tutti insieme. Il dolore è assolutamente comune. Dovremmo imparare. (Sri Lanka, 2005) L’immagine può contenere: oceano, spazio all’aperto, acqua e naturaL’immagine può contenere: cielo, oceano, albero, nuvola, crepuscolo, spazio all’aperto, natura e acqua.