IN LIBIA SI GIOCA ALLA GUERRA SULLA PELLE DEGLI ULTIMI

Sulla pelle degli ultimi, si continua a giocare sulla pelle degli ultimi. Come in tanti luoghi dell’Africa, in Libia si continuano a perpetrare crimini contro l’umanità.Ed i colpevoli non solo solo il generale Haftar o il nostro alleato.E sono solo i capi tribù o l’infinita sequenza dei vari dittatorelli delle dune a fare del male E le vittime non sono solo le genti della Cirenaica o della Tripolitania, non solo solo quei civili, c’è ne sono altre di cui è bene tenere a mente Sono le vittime non solo del mare, nel Mediterraneo, abbandonato adesso anche dall’ipocrito controllo della Guardia Costiera libica, impegnata anche essa in qualche scontro fra bande. Ma le vittime ancora più nascoste sono quelle dei lager che adesso più che mai sono alla mercé del “niente” che si accanisce su di loro. In tutto questo gli “spettatori internazionali”, i nostri “statisti” evidenziano solo quanto miserevole sia la politica estera di quanto ci sia la sola preoccupazione ad accaparrarsi qui pozzi di petrolio che ora sono “congelati”.Ma c’è un limite non superabile ed è quello di una barbarie infinita che malgrado ci venga nascosta ormai appare in ogni sua evidenzaCi sono per esempio nuove notizie corredate anche da immagini sfocate ma al tempo stesso ben “nitide” che arrivano dal centro di detenzione di Ben Gassim, uno dei tanti lager per migranti che affollano la LibiaCi sono nuove ed ancor più drammatiche testimonianze. I filmati e le testimonianza non lasciano spazio a dubbi. La fatiscente prigione governativa per migranti era stata abbandonata dai sorveglianti libici già da giorni.Ma nella giornata di martedì 23 aprile nel centro sono piombati uomini armati che avrebbero detto di appartenere all’Lna, l’esercito del generale Haftar che dunque controllerebbe il quartiere di Tripoli nel quale si trova il campo. Le notizie diffuse anche da Avvenire e sarebbero confermate da fonti dell’Unhcr che continuano a ribadire la preoccupazione per quello che accade.Lo scenario sarebbe ormai quello che presenterebbe gli uomini delle Nazioni Unite ancora presenti che starebbero facendo il possibile per tentare una evacuazione di massa di migranti e profughi.L’operazione sarebbe pericolosa ma non avrebbe alternativeFino ad ora ogni tentativo sarebbe andato a vuoto perché il governo di Tripoli ha perso il controllo della zona e non è facile ottenere un varco dai militari di Haftar. Durante l’irruzione i combattenti avrebbero sparato diverse raffiche contro i migranti che, secondo una prima ricostruzione, avrebbero tentato di fuggire perché abbandonati dai secondini, senza acqua né cibo. Due di loro, due migranti sarebbero stati uccisi, mentre ci sarebbero sarebbero poi numerosi feriti, alcuni dei quali gravissimiVergognose, scandalose ed indegne del genere umano le immagini che ritrarrebbero alcuni “ospiti” con le gambe spappolate dai proiettili, mentre alcuni compagni di prigione tentano di fermare l’emorragia con stracci. Altre immagini, mostrano corpi senza vita crivellati da diversi colpi. “Vi supplichiamo, aiutateci, portateci via da qui”, dicono implorando un intervento urgente. Ma fino ad ora nessuno è riuscito a salvarli, nessuno può più salvarli.