“IO, LA SEXYPROF DA PORDENONE, MI CANDIDO A DIFESA DEL SUD”

“IO, LA SEXYPROF DA PORDENONE, MI CANDIDO A DIFESA DEL SUD”

«È una sfida difficile, al Sud ci sono tante cose da fare, ma io adoro le sfide difficili e ce la metterò tutta per esercitare in Europa il ruolo di avvocato difensore del Mezzogiorno d’Italia». Aspettate prima di sorprendervi che questa ferrea dichiarazione d’intenti provenga da una bella signora di Pordenone, nel pieno e operoso Nord-Est, candidata al 16esimo posto nella lista dei Popolari per l’Italia alle Europee, circoscrizione Puglia, Calabria, Molise, Abruzzo, Basilicata e Campania). C’è dell’altro ancora più curioso e intrigante, la suddetta signora si chiama Anna Ciriani ed è passata alla storia minimale d’Italia come la sexyprof, sospesa nel 2008 per alcuni mesi dall’insegnamento dopo che ignoti postarono su internet alcune sue immagini senza veli catturate alla fiera dell’Eros di Berlino. Ma come le è venuta in mente di candidarsi alle Europee?«Ho sempre avuto una grande passione per la politica, sono laureata in Storia Contemporanea e ho studiato la storia dei partiti politici. Mi volevo candidare alle comunali a Pordenone ma la cosa non è andata a buon fine, avrei vinto facile e tolto il posto ad altri». Ha cercato lei i Popolari per l’Italia o viceversa?«Mi è arrivata una chiamata da Roma, un amico del partito mi ha detto che c’era un posto libero nella lista al Sud e mi ha proposto di candidarmi con loro. Non mi è parso vero!» Ma lei cosa conosce del Sud se non i soliti luoghi comuni che arrivano dalle sue parti?«Guardi, anzitutto mio marito è pugliese d’origine, poi ho un sacco di amici meridionali e solo su Facebook annovero ben 57 mila persone che mi seguono. L’altra notte ci ho messo quattro ore per rispondere a tutti». Una popolarità, la sua, che però non è legata all’impegno politico. Non teme che nel suo caso, qualora fosse eletta, possa ripetersi l’effetto Cicciolina?«Il paragone è fuori luogo: io non sono una pornostar, sono una professoressa che ha una mentalità liberale, liberista e popolare». Ha già uno slogan?«Anna Ciriani, la portavoce del Sud per i tuoi diritti in Europa». Ma non era proprio il Sud a vivere, secondo alcuni autorevoli esponenti della Lega, sulle spalle del laborioso Nord?«Senta, io sono di centrodestra, se pure fosse vero di chi è la colpa? Della gente del Sud? No, della politica che finora non ha fatto niente per aiutarla». E lei come l’aiuterebbe la gente del Sud?«Reinvestendo i fondi europei a favore delle piccole e medie imprese e sostenendo agricoltura e allevamento. Ma lei si rende conto che noi qui in Friuli siamo costretti a mangiare prodotti che vengono dall’estero quando poi al Sud c’è tanta frutta e verdura di qualità in sovraproduzione e che va al macero. Ma stiamo scherzando?» Quanto della sua avventura come sexy-prof potrebbe arrivare nelle aule di Bruxelles?«Io mi batterò contro ogni forma di discriminazione e per la tutela della vita privata. La mia priorità sarà contro il revenge porn di cui sono stata, oltre 10 anni fa, la prima vittima in Italia. Incontro oggi tante persone per strada che mi dicono: anche a noi piace divertirci, non c’è niente di male. La nudità non è un reato e io non mi vergogno del mio corpo». Ma rifarebbe oggi un’esibizione nuda come quella alla fiera dell’Eros?«L’ho fatta nella mia vita privata, ora sono in politica e sarebbe controproducente». Da dove partirà la sua campagna elettorale?«Lo deciderò domani (oggi per chi legge, ndr) a Roma, al partito. Probabilmente parto dal Molise perché è la regione più piccola, di cui si parla meno in Italia ma dalle grandi potenzialità». Verrà a Napoli?«Quando penso alle scuole penso a Napoli: voglio andare a Scampia con un progetto contro la dispersione scolastica. Voglio trasformare la rabbia dei giovani in occasioni di sport, di musica, anche di tradizioni popolari, che non devono morire mai. Meglio bruciare un paese che togliere le tradizioni popolari». Quale sarà l’outfit per la campagna elettorale?«Elegante e femminile. L’intimo sarà rigorosamente rosso perché il rosso mi porta fortuna». Cosa chiede ai napoletani?«Un bel corno portafortuna e naturalmente il voto».