PRIMA I ROMANI? NO, PER LA LEGA VIA I ROMANI DA ROMA

PRIMA I ROMANI? NO, PER LA LEGA VIA I ROMANI DA ROMA

Il capogruppo di “Noi con Salvini” in Campidoglio ha le idee chiare sul centro di Roma: «Basta vessare gli imprenditori, mi piacerebbe che il centro diventasse un grande salotto dove i turisti possano godere del clima di Roma mangiando un’amatriciana nei vicoli». Nel proclamarla necessaria capitale d’Italia, Cavour disse: «Roma è la sola città d’Italia che non abbia memorie esclusivamente municipali; tutta la storia di Roma dal tempo dei Cesari al giorno d’oggi è la storia di una città la cui importanza si estende infinitamente al di là del suo territorio». Ecco, questa città, la sua storia, la sua gloria passata dovranno essere trasformati in una mensa. Per turisti, peraltro. A dirlo proprio quelli del «Prima gli italiani» (li voglio proprio vedere i manifesti leghisti «Prima i romani»). Che ora vanno a prendersi i voti dei ristoratori, tanto si sentono già in tasca quelli di razzisti, neofascisti (tanti: Roma è stata l’unica grande città italiana con un Msi rilevante) e incattiviti vari. Amatriciana libera. E voi, che qui volete lavorarci o addirittura (figurarsi!) viverci, fœra di ball. C’è da far soldi, qui. Propongo a questo punto la delocalizzazione degli abitanti, adibendo l’intera area urbana a villaggio vacanze; i delocalizzati riceveranno un indennizzo abbinato al reddito di cittadinanza.