ARRESTATO DIRIGENTE PER INQUINAMENTO IN BASILICATA

ARRESTATO DIRIGENTE PER INQUINAMENTO IN BASILICATA

L’arresto di un dirigente dell’ENI per l’inquinamento tenuto nascosto in Basilicata e nella zona di Viggiano, squaderna definitivamente un sistema contro cui in pochi avevano avuto il coraggio di opporsi.Fra i pochi, noi. Nel 2016 avevo portato il caso in Parlamento (come si può vedere dalla foto), dopo aver simbolicamente raccolto le acque dei pozzi di Viggiano visibilmente inquinati e compromessi dai materiali di produzione e raffinazione del greggio estratto in zona.Avevamo chiesto già nel 2016 al Parlamento di intervenire e di istituire una commissione di inchiesta, perché la politica si rendesse conto del disastro cui avevano condannato una regione. Perché la politica aprisse orecchie e occhi alle denunce che arrivavano dai cittadini lucani.Eravamo estremisti e visionari per qualcuno, e invece avevamo semplicemente ragione.Si metta fine allo scempio in Basilicata, si smetta di sprecare 18 miliardi di euro l’anno nelle fonti fossili e si investano risorse per l’energia pulita. Subito. L’interesse economico di pochi non può distruggere il futuro di tutti.