SIAMO COLPEVOLI DEL REATO DI UMANITÀ
Nessuna pietà ancora, malgrado delle “piccole” aperture i nostri porti restano chiusi per fare fronte alle pressioni della nostra politica che non vuole riaprirsi alle leggi umane ed a quelle del diritto internazionale.Le forzature vengono subito bloccate com’è accaduto per la nave di Mediterranea colpevole ancora una volta del reato di umanitàSecondo le direttive che hanno le nostre forze dell’ordine, le istituzioni sul posto, lo sbarco dei migranti, in queste ore, a Lampedusa non può che portare al sequestro della nave Mare Jonio di Mediterranea.Tocca alla Finanza accusare Mare Jonio anche di “favoreggiamento dell’immigrazione clandestina”.Attraverso questa azione ecco attuarsi le mosse del ministro Salvini. Toccherà ancora una volta alla Procura di Agrigento valutare se confermare il sequestro della nave o restituirla a Mediterranea.“Coordinatevi con le autorità libiche” avevano ordinato ieri sera, trasmettendo le indicazioni del Viminale, dalla sala operativa della Guardia costiera di Roma.Questa era stata la risposta alla richiesta di soccorso da parte di Mare Jonio, la nave umanitaria italiana della piattaforma Mediterranea che aveva a bordo 30 persone tra cui una bimba di un anno salvate dal mare. “Coordinarsi con le autorità di un paese in guerra?”, hanno risposto così da Mediterranea, prendendo la decisione di invertire la rotta e puntare verso l’Italia.All’alba, quando la nave è entrata in acque italiane, è stata circondata da due motovedette della Guardia di Finanza di Lampedusa per un “controllo di polizia”, la formula utilizzata secondo l’ultima direttiva emessa dal Viminale a tutte le forze dell’ordine, della Marina e della Guardia costiera per fermare le navi con a bordo migranti che, in quanto tali, sono considerate dal ministero dell’Interno una minaccia per l’ordine e la sicurezza pubblica. Dunque un motivo per proibire loro l’accesso alle acque territoriali italiane.Ecco i pericolosi uomini, i cattivissimi, potranno così essere giudicati e forse condannati del peggiore dei reati.Gli uomini e le donne di Mediterranea, ma anche tutti noi che li seguiamo con affetto, con passione ed amore potranno così essere condannati per il peggior reato, il reato di “umanità”. Colpevoli, senza attenuanti, senza alcun appello.Così come sono stati accusati per la loro missione anche altri come don Massimo Biancalani e Domenico Lucano o Mattia Ferrari
