PECCATO, MAHMOOD. ALL’EUROVISION CONTEST L’ITALIA ARRIVA SECONDA PER UN SOFFIO

Per pochi punti al nostro Mahmood è sfuggita la vittoria finale all’Eurovision Contest. Un peccato. Il trionfatore del Festival di Sanremo infatti, a Tel Aviv, dove si è svolta la finale di quello che un tempo veniva chiamato Eurofestival, ha fatto sognare gli italiani fino all’ultimo. A vincere è stata l’Olanda con Arcade, la canzone eseguita daDuncan Laurence. Nei risultati delle giurie tecniche però, Soldi, il brano che Mahmood aveva portato al Teatro dell’Ariston, ha stazionato sempre in vetta, oscillando tra il primo e il quarto posto, preceduto da Macedonia del nord, Svezia e, appunto Olanda. Il televoto ha stravolto tutto, facendo salire Mahmood dal quarto al secondo posto, e scavalcando il favorito della vigilia, lo svedese di origine nigeriana John Hassim Lundvik, che portava a Tel Aviv il brano too late for Love. Un brano molto bello e orecchiabile, come quello di Mahmood, il vincitore morale di questa sessantaquattresima edizione dell’Euro festival. Il cantante italiano si consola comunque con la vittoria assegnatagli dall’ OGAE Eurovision Song Contest Poll, cioè la classifica stilata dai gruppi dell’OGAE, organizzazione internazionale di oltre 40 fan club del Contest di vari Paesi europei e non. Ma per come si era messa, Mahmood ci ha creduto fino all’ultimo. E noi italiani con lui.