IL DEGRADO
In quasi tutti i Comuni erano presenti liste e candidati della Lega, sia per il Parlamento europeo che per l’amministrazione locale. Le liste civiche insieme a quelle civetta, hanno prodotto apparenti conflitti di interesse nei cervelli. Esempio? Pronto! Sì vota Lega alle Europee il che significa che, almeno in gran parte, si assomiglia a Salvini, xenofobi, omofobi, razzisti, integralisti, ciarlatani con la Madonna e il rosario agitati a guisa di Inquisizione; quindi non si vota PD, per carità!. Ma succede poi che, mentre il PD resta al palo, gli stessi (e sono determinanti) non votano al Comune il candidato leghista, in coerenza con la scelta generale, ma quello del PD, riconfermandolo. Ora, va bene che ci sia il voto disgiunto, ma disgiungere a tal punto il cervello significa una cosa sola: nessun ideale politico che dia senso alla propria vita. Viene da chiedersi: che farà il sindaco piddino che ha preso il 56-60% di voti, di cui il 20% da leghisti, con l’immigrazione? Con bambini extra, i cui genitori non riescono a pagare la mensa? O il corso di nuoto? Come è possibile che un sindaco abbia il 60% e il suo partito il 26%? Perché non esistono su liste loro i partiti che governano la propria città? Perché non voti il candidato della tua idea politica?Le cose concrete derivano o no da una visione politica generale? Le liste civiche sono fatte per nascondere i simboli o per tentare di unire cittadini e partiti con gli stessi ideali? Io sono di quest’ultima opzione. Considero la lista civica un passo verso un partito unitario. Che significa con unico simbolo, unità di azione sul territorio.E perciò ritengo che Nonantola Progetto 2030 abbia stabilito un modo di percorrere la riabilitazione della Sinistra. Basta col centro sinistra. Il PD di Zingaretti ha modi accettabili, meno arroganti del predecessore, ma niente di nuovo nei contenuti. Se e quando li avrà valuterò. È il pd che ha aperto la strada alla precarietà perenne e alla Libia per i migranti. Nessun Zingaretti poi, ha detto ‘via il Jobs act, lo Sblocca Italia, i lager’. Per il resto non ho nulla da dire di nuovo. Sono soddisfatta per l’8,7% della mia lista a sinistra del PD a Nonantola. Per la politica a livello nazionale ho già detto RESET. Ora va di moda il Verde che proprio in Italia non ha meriti. Qualche opportunista lo ha cavalcato.Ci siamo abituati ai nostri leaderini, sia quando rompono il Brancaccio, sia quando rompono la Sinistra. Perciò Reset.
